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Bonus bebè, ultima chiamata per il 2019

Occorre presentare una dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e ottenere un Isee entro il 31 dicembre se non si vogliono perdere le mensilità del bonus bebè riferite a quest’anno. Lo ricorda l’Inps con il messaggio 4144/2019 pubblicato ieri, a fronte del fatto che numerosi beneficiari non hanno ancora presentato la Dsu, adempimento da ripetere ogni anno.

Una prima conseguenza è che l’erogazione mensile del bonus è stata sospesa. L’altra è che, se non ci sarà una “regolarizzazione” entro fine anno, non si avrà la possibilità di recuperare gli importi arretrati.

L’assegno di natalità, o bonus bebè, è di 80 euro a fronte di un Isee minorenni fino a 25mila euro ma diventa di 160 euro se l’Isee è inferiore a 7mila euro. Per i bambini nati, adottati o affidati nel periodo 2015-2017 ha durata triennale, per quelli del 2018 dura solo 12 mesi. Quest’anno, quindi, sono in pagamento gli assegni riferiti agli eventi del 2018 e a quelli del 2016-2017.

Per il bonus triennale, se si presenta una Dsu entro il 31 dicembre si possono ottenere tutte le rate di quest’anno. Se si attende il 2020, verranno pagate solo le mensilità residue. Per il bonus annuale, invece, chi non si mette in regola nel 2019, perde tutti gli arretrati.

L’anno prossimo andrà comunque rinnovato l’indicatore della situazione economica equivalente per continuare a incassare le relative mensilità, anche per gli eventi avvenuti nel 2019 (in tal caso gli importi sono maggiorati del 20% per figli successivi al primo).


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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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