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"Condoni fiscali"

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legge 23 ottobre n. 119 fa da spartiacque, ad esempio, tra chi potrà definire un processo verbale di constatazione (Pvc), un avviso di accertamento, di rettifica o di liquidazione o un accertamento con adesione da sottoscrivere, senza versare sanzioni e interessi e chi invece riceverà questi documenti da domani e dovrà chiudere i conti versando l’intera pretesa del Fisco maggiorata, come da prassi, di sanzioni e interessi.
Secondo l’articolo 4 del Dl, l’Agenzia delle Entrate procederà a “strappare” i debiti di importo residuo fino a mille euro calcolato fino a oggi. L’importo stralciato terrà conto del capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, che risultano dai singoli ruoli.
Anche la definizione delle liti pendenti è legata a doppio filo alla data del 24 ottobre. Per aderire alla sanatoria, infatti, è necessario che entro questa data il ricorso in primo grado sia stato notificato alla controparte. E che sia stata depositata l’ultima o unica pronuncia giurisdizionale non cautelare, sul merito o sull’ammissibilità dell’atto introduttivo del giudizio, in cui l’Agenzia sia risultata soccombente per consentire al contribuente di definire la lite sulle sole sanzioni non collegate al tributo con il 15% del valore della controversia.
Altra data con bollino rosso è stata quella del 13 novembre prossimo, soprattutto per chi ha un accertamento con adesione in mano. Per quella data il contribuente doveva sottoscrivere la proposta del Fisco per aderire alla definizione agevolata risparmiando sanzioni e interessi.
Dieci giorni dopo invece scatta il termine entro cui si potranno definire “a prezzo stralciato” gli avvisi di accertamento, di rettifica e di liquidazione.
E ancora, il 7 dicembre dovranno andare alla cassa tutti i debitori che hanno aderito alla rottamazione bis per saldare il conto 2018, ossia le tre rate di luglio, settembre e quella di ottobre spostata proprio al 7 dicembre. Un treno da non perdere per poter salire sulla rottamazione ter che offre una dilazione in 5 anni del debito residuo.
 
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