La certificazione della documentazione contabile necessaria per ottenere il credito d’imposta ricerca e sviluppo non richiede al soggetto certificatore di operare valutazioni di carattere tecnico sull’ammissibilità delle attività svolte dall’impresa.
Il revisore legale, infatti, nel rilasciare la certificazione si limita a verificare «l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa», senza entrare su aspetti (tecnici) che non gli competono e che restano in capo all’impresa.
Le significative modifiche apportate alla disciplina del credito d’imposta dalla legge di Bilancio hanno riguardato anche gli adempimenti contabili e certificativi da parte delle imprese, peraltro, con effetto dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2018 e, quindi, già applicabili per le compensazioni di prossima effettuazione e per le dichiarazioni da presentare nel 2019.
In sintesi, la manovra ha previsto che:
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