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Decreto fiscale, le novità

Il governo ha emanato il decreto legge n. 193/2016, quasi contestualmente alla presentazione della legge di bilancio a cui è collegato.
Ecco allora che nel decreto fiscale si introduce un nuovo adempimento fiscale che rende trimestrale l’obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (il cosiddetto “spesometro”), sino ad oggi previsto con cadenza soltanto annuale, ma tramutandolo in un obbligo di comunicazione dei dati delle singole fatture emesse e ricevute.
Comunicazioni alle quali va aggiunto l’ulteriore obbligo di comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA, anch’esso a cadenza trimestrale.
Nel contempo il decreto fiscale ha riaperto come già annunciato la possibilità di adire alla voluntary disclosure per gli illeciti commessi fino al 30 settembre 2016, ha avviato le procedure per la soppressione di Equitalia ed ha sviluppato una serie di ulteriore azioni necessarie e indifferibili (potenziamento del tax credit per il cinema e l’audiovisivo, rifinanziamento Fondo PMI e misure per la promozione e lo sviluppo dell’agroalimentare, misure urgenti a favore dei comuni in materia di accoglienza, misure urgenti per il trasporto regionale, finanziamenti a favore di FS e della missione di supporto sanitario in Libia e alla missione delle Nazioni Unite UNSMIL).
L’articolo 6 regola la definizione agevolata dei ruoli con cui possono essere “rottamati” i ruoli relativi a imposte e tributi nonché ai contributi previdenziali e assistenziali affidati dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps o Inail all’agente della riscossione dal 2000 al 2015.
Rientrano nella sanatoria anche i ruoli relativi a sanzioni derivanti da violazioni del Codice della strada.
Rientrano nella rottamazione anche i ruoli emessi da Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni. È comunque dovuto l’aggio della riscossione e, singolarmente, non sono fissati limiti di importo.
Nella versione attuale del provvedimento sarebbero “rottamabili” ruoli di qualunque importo.
I contribuenti dovranno estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora nonché le somme aggiuntive dovute sui contributi previdenziali.
I contribuenti che hanno in corso una rateizzazione concessa da Equitalia potranno accedere alla “rottamazione”, a condizione che le rate in scadenza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016 vengano pagate.
Non sono rimborsabili né compensabili le somme già versate a titolo di sanzioni e interessi di mora non più dovuti a seguito della definizione.
Nel caso di contravvenzioni stradali, occorrerà versare per intero la multa, nonché l’aggio della riscossione, le eventuali spese di esecuzione e le spese di notifica della cartella, mentre saranno stralciate le eventuali maggiorazioni irrogate ai sensi della legge n. 689/81 e gli interessi di mora.
I contribuenti che intendono avvalersi della rottamazione dovranno presentare l’istanza all’agente della riscossione entro 90 giorni dalla pubblicazione del D.L. in Gazzetta Ufficiale, indicando la modalità di pagamento scelta (domiciliazione bancaria, bollettini precompilati o allo sportello).

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