Una società, che opera in campo sanitario eseguendo esami di laboratorio e radiologici, svolge tale attività sia direttamente nei confronti dei singoli pazienti sia nei confronti di compagnie assicurative, le quali inviano la propria clientela presso la struttura della suddetta società per l’esecuzione di prestazioni che rimangono a loro carico, venendo materialmente fatturate dalla società alle compagnie stesse. In risposta all’interpello formulato dalla società in merito alla modalità di fatturazione delle prestazioni mediche alle compagnie assicurative, l’Agenzia delle Entrate precisa che le fatture emesse nei confronti di queste ultime debbano essere fatture elettroniche da inviare via SdI, senza alcuna indicazione del nome del paziente o di altri elementi che permettano di associare la prestazione medica resa ad una determinata persona fisica. 

Tuttavia, per rispettare eventuali esigenze gestionali delle compagnie assicurative, si possono adottare delle modalità che consentano di ricollegare le prestazioni a singole posizioni assicurative, nel rispetto della normativa sulla privacy, utilizzando codifiche di varia natura (ad esempio, il numero della polizza/pratica o varie sigle che individuino in maniera indiretta e mediata la tipologia di prestazione fornita e la persona fisica che ne ha usufruito).

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