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Europa Digitale, opportunità per le Pmi

Il Programma Europa digitale mette a disposizione 9,2 miliardi di euro per allineare alle crescenti sfide digitali il bilancio a lungo termine dell’Ue per il periodo 2021-2027.
Basato sulla strategia per il Mercato unico digitale varata a maggio 2015 e sui risultati ottenuti negli ultimi anni, l’obiettivo del programma è plasmare la trasformazione digitale dell’Europa a vantaggio dei cittadini e delle imprese.
La proposta della Commissione prevede di finanziare progetti in cinque settori:
– Supercomputer: 2,7 miliardi sono destinati a progetti di sviluppo e rafforzamento delle capacità di supercalcolo e trattamento dei dati in Europa, fondamentali per lo sviluppo di molti settori, dall’assistenza sanitaria alle energie rinnovabili, dalla sicurezza dei veicoli alla cibersicurezza. Il finanziamento assicurerà un uso più ampio ed efficiente del supercalcolo nel settore pubblico e in quello privato, comprese le piccole e medie imprese.
Europa digitale mira a sviluppare un’infrastruttura di dati e supercomputer di livello mondiale con capacità a esascala, ossia un miliardo di miliardi (o 1018) di calcoli al secondo, entro il 2022/2023, e strutture di calcolo post esascala entro il 2026/2027, dotando la Ue di un proprio parco tecnologico autonomo e concorrenziale che le consentirà di conseguire l’eccellenza in applicazioni di supercalcolo ampliandone al contempo la disponibilità e l’uso. Le iniziative previste si baseranno sulla strategia europea nel settore dei supercalcolatori che consentirà alla Ue di progredire in molti settori: dall’assistenza sanitaria alle energie rinnovabili, dalla sicurezza dei veicoli alla cibersicurezza.
– Intelligenza artificiale: 2,5 miliardi sono previsti per contribuire a diffondere l’intelligenza artificiale nell’economia e nella società europee. Questa iniziativa si basa sull’approccio europeo all’intelligenza artificiale, presentato il 25 aprile 2018: lo scopo è stimolare gli investimenti per sfruttare l’intelligenza artificiale, tenendo conto dei cambiamenti socioeconomici che essa porta con sé e garantendo un adeguato quadro etico e giuridico.
Il programma Europa digitale permetterà alle autorità pubbliche e alle imprese, soprattutto quelle più piccole, di avere un migliore accesso alle strutture di prova e sperimentazione in intelligenza artificiale negli Stati membri.
La Commissione propone di creare «biblioteche europee» comuni di algoritmi accessibili a tutti, per aiutare i settori pubblico e privato a individuare e acquisire le soluzioni più adatte alle loro esigenze.
– Cibersicurezza e fiducia: 2 miliardi saranno investiti nella salvaguardia dell’economia digitale, della società e delle democrazie dell’Ue promuovendo la ciberdifesa e la cibersicurezza dell’industria europea , finanziando attrezzature e infrastrutture d’avanguardia nel settore della cibersicurezza.
– Competenze digitali: 700 milion per assicurare che i lavoratori abbiano la possibilità di acquisire facilmente le competenza digitali con corsi di formazione a breve e lungo termine e con tirocini sul posto di lavoro, indipendentemente dal loro Stato membro di residenza. Nel programma Europa digitale, i poli di innovazione digitale svolgeranno programmi mirati per aiutare le piccole e medie imprese e le pubbliche amministrazioni a fornire al proprio personale le competenze avanzate necessarie per accedere alle nuove opportunità offerte dal supercalcolo, dall’intelligenza artificiale e dalla cibersicurezza.
– Garantire un vasto uso delle tecnologie digitali nell’economia e nella società: 1,3 miliardi assicureranno la trasformazione digitale della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici e la loro interoperabilità a livello Ue, inoltre faciliteranno l’accesso delle imprese, soprattutto delle Pmi, alla tecnologia e al know-how. I poli di innovazione digitale fungeranno da “sportelli unici” per le piccole e medie imprese e per le amministrazioni pubbliche e forniranno l’accesso a competenze tecnologiche e strutture di sperimentazione oltre a offrire consulenza per valutare meglio la fattibilità economica dei progetti di trasformazione digitale.
Oltre a Europa digitale, nel prossimo quadro finanziario pluriennale, nell’ambito di Orizzonte Europa, si dovranno mantenere e rafforzare i finanziamenti per la ricerca e l’innovazione nelle tecnologie digitali di prossima generazione.
I due programmi opereranno in modo interdipendente: mentre Orizzonte Europa fornisce investimenti essenziali alla ricerca e all’innovazione, Europa digitale si basa sui risultati per creare le infrastrutture necessarie, sostenere la diffusione e il rafforzamento delle capacità, che, a loro volta, forniranno input alla ricerca futura nel settore dell’intelligenza artificiale, della robotica, del calcolo ad alte prestazioni e dei big data.
 
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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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