fbpx
TORNA ALLE NEWS

Imu sui fabbricati strumentali, deduzione extra subito operativa

Il testo finale del decreto crescita prevede la seguente deduzione graduata dell’Imu sui fabbricati strumentali:

  • 50% per il periodo d’imposta 2019;
  • 60% per i periodi 2020 e 2021;
  • 70% per il 2022;
  • 100% dal 2023.

La norma interessa gli immobili strumentali, esclusi:

  • quelli a uso promiscuo;
  • gli “immobili merce”; 
  • gli immobili qualificati come “patrimonio” (articolo 90 del Tuir).

Poiché la disposizione si riferisce agli «immobili» e non semplicemente ai «fabbricati», dovrebbero rientrarvi anche le aree, ma solo a condizione che possano qualificarsi quali beni strumentali. Per i professionisti, ai fini Irpef si considerano strumentali gli immobili utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’attività.

La deduzione avviene secondo il criterio misto “cassa-competenza”. Quindi l’Imu relativa al 2018 versata in ritardo quest’anno è deducibile ancora al 20 per cento. L’incremento al 50% della deducibilità 2019 può essere già considerato per chi calcola gli acconti Ires/Irpef con il metodo previsionale, per quanto le imprese si accostino a tale metodo di calcolo soprattutto a novembre.

L’intervento del legislatore è parziale, perché mantiene l’integrale indeducibilità Imu ai fini Irap, mentre la Tasi si deduce interamente sia ai fini delle imposte dirette che Irap (nel regime “del bilancio”).

Per la Tasi, l’esenzione dal tributo per «i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati». Oggi, per questi immobili è prevista un’aliquota ridotta all’1 per mille, che i Comuni possono elevare sino al 2,5 per mille o ridurre fino all’azzeramento. 

Riguarda entrambi i tributi lo slittamento del termine di presentazione della dichiarazione, dal 30 giugno al 31 dicembre. Dichiarazione necessaria, tra l’altro, per le agevolazioni riguardanti i beni merce, gli alloggi sociali e gli immobili destinati alla ricerca scientifica. 

Infine, le agevolazioni Imu riservate al mondo agricolo si applichino anche alle società di persone e di capitali laddove in possesso della qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale. 

Sei interessato all’articolo? Scrivici e verrai contattato da un nostro Consultant

@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

condividi.