fbpx
TORNA ALLE NEWS

Incentivi, bonus assunzioni 2017

Uno sgravio fino a 8.060 euro, per 12 mesi, per tutte le assunzioni a tempo indeterminato o in apprendistato, di giovani, disoccupati e over 50, a condizione che vengano effettuate al Sud.
Proseguirà per il 2017, la decontribuzione in formato “strong”, ovvero nella versione legata all’introduzione del Jobs act per il 2015, ma con applicazione limitata alle sole otto regioni meridionali (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, considerate le meno sviluppate; Sardegna, Abruzzo e Molise, quelle in transizione).
Sul piatto vengono messi 530 milioni, che potrebbero salire di altri 200 milioni.
La “dote” arriverebbe così a 730 milioni complessivi, se l’Unione europea deciderà di rifinanziare il programma Garanzia Giovani: i 200 milioni aggiuntivi potranno essere utilizzati con un successivo provvedimento dell’Anpal per estendere il bonus occupazionale pieno alle imprese che, su tutto il territorio nazionale, assumeranno giovani sotto i 29 anni, che non sono impegnati nello studio, nella ricerca del lavoro o nella formazione, e sono iscritti al programma europeo Youth Guarantee.
Con la fine dell’anno, infatti, terminerà la decontribuzione generalizzata per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le stabilizzazioni effettuate nel corso del 2016. Mentre la legge di Bilancio ha puntato sulla decontribuzione mirata per gli studenti impegnati in attività di alternanza scuola-lavoro, premiando con la decontribuzione le imprese che al termine del periodo di formazione, assumono lo studente che ha conseguito il titolo di studio.
Lo sgravio spetterà a fronte di una assunzione a tempo indeterminato o in apprendistato effettuata al Sud delle categorie considerate “svantaggiate”; ovvero di giovani tra i 15 e i 24 anni, e di disoccupati tra i 24 e i 49 anni privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
La decontribuzione vale anche per l’assunzione di persone dai 50 anni in su; in questo caso vige già uno sgravio del 50% in base alla legge Fornero, e l’incentivo spetta in relazione alla parte residua dei contributi previdenziali dovuti entro comunque un tetto di 4.030 euro annui (per arrivare così agli 8.060 euro complessivi).
Altro requisito, per tutti, è che non si deve avere avuto un rapporto di lavoro negli ultimi sei mesi.
L’incentivo, come detto, è pari all’esenzione dei contributi previdenziali, con esclusione di premi e contributi Inail, nel limite massimo di 8.060 euro per lavoratore assunto.
Se la durata iniziale dell’apprendistato è inferiore a 12 mesi, l’importo del beneficio viene proporzionalmente ridotto (avviene lo stesso anche in caso di conclusione anticipata del rapporto).
Per i contratti stabili a scopo di somministrazione l’incentivo non è corrisposto in relazione agli eventuali periodi di disponibilità (ma queste quote si possono recuperare nei periodi successivi).
I datori di lavoro potranno utilizzare l’incentivo tramite conguaglio nelle denunce contributive mensili trasmesse all’Inps.

condividi.