L’articolo 6 del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 23 (Job acts), dispone che, in caso di licenziamento dei lavoratori soggetti al contratto a tutele crescenti, per evitare il giudizio, il datore può offrire al lavoratore, entro 60 giorni dal recesso, presso una sede protetta o una commissione di certificazione, un importo esente da Irpef e contributi pari a 1 mensilità della retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura non inferiore a 2 e non superiore a 18 mensilità, mediante consegna al lavoratore di un assegno circolare. Tale importo è dimezzato e non può superare le 6 mensilità nelle PMI.
Poiché la stessa norma dispone che la comunicazione obbligatoria telematica di cessazione del rapporto è integrata da un’ulteriore comunicazione, da effettuarsi da parte del datore entro 65 giorni dalla risoluzione del rapporto, nella quale va indicata l’avvenuta ovvero la non avvenuta conciliazione, il Ministero ha reso noto che a partire dal 1° giugno prossimo sul portale Cliclavoro sarà disponibile una nuova applicazione, denominata “UNILAV_Conciliazione” con la quale i datori di lavoro dovranno comunicare le prescritte informazioni circa il procedimento di conciliazione di cui sopra; l’omesso invio della comunicazione è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra 100 e 500 euro per ogni lavoratore interessato.