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Legge di Stabilità 2016

La legge di Stabilità contiene, per la prima volta, una serie di misure che possono agevolare il lavoro autonomo e professionale, in attesa del Jobs act annunciato dal presidente del Consiglio.
La legge di Stabilità va dalle misure fiscali alle disposizioni previdenziali, fino ad affermare il diritto di accesso dei professionisti ai fondi strutturali europei:
– L’aliquota previdenziale dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata Inps è confermata nella misura del 27% anche per il 2016. Il blocco interessa i soli lavoratori autonomi titolari di posizione fiscale ai fini Iva, iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps tenuti al pagamento dell’aliquota contributiva in misura piena e, quindi, anche al versamento della percentuale aggiuntiva dello 0,72 per cento destinato al finanziamento delle misure assistenziali. Dal 1°gennaio aumenta, invece, dal 23,50 al 24% l’aliquota a carico contributiva pensionistica corrisposta dai lavoratori autonomi titolari di pensione o assicurati anche presso altre forme pensionistiche obbligatorie. L’aumento di un punto dell’aliquota pensionistica è previsto per gli iscritti alla Gestione Separata che non sono titolari di partita Iva quali i collaboratori coordinati e continuativi, non iscritti obbligatoriamente ad altra gestione previdenziale: la misura arriva al 31%, cui va aggiunto lo 0,72% come quota assistenziale.
– Ai datori di lavoro, anche professionisti, spetta un bonus per le assunzioni effettuate nel 2016. La decontribuzione è riconosciuta per un periodo massimo di 24 mesi e consiste nell’esonero dal versamento dei40% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail) per un importo massimo di 3.250 euro su base annua.
– Aumenta del 40% lo sconto fiscale dei beni materiali nuovi acquistati, anche in leasing, dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. Sono agevolati tutti i beni strumentali nuovi con esclusione dei fabbricati e dei beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5 per cento.
– Prorogato l’indennità di disoccupazione per i titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa (Dis-coll), riconoscendolo anche agli eventi di disoccupazione che si verifichino dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, nel limite di 54 milioni di euro per il 2016 e 24 milioni di euro per il 2017. L’Inps riconosce il beneficio in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande; nel caso di insufficienza delle risorse, valutata anche su base pluriennale con riferimento alla durata della prestazione, l’Inps non prende in considerazione nuove domande.
– L’Albo dei promotori finanziari diventa l’Albo unico dei consulenti finanziari, in cui sono iscritti i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza. L’organismo delegato alla tenuta dell’Albo assume le funzioni di vigilanza finora detenute da Consob. L’organismo opera nel rispetto dei criteri e dei principi stabiliti dalla Consob.
– Dal 2016, gli avvocati che vantano crediti per spese di giustizia nei confronti dello Stato (onorari, diritti e spese), indipendentemente dalla data di maturazione, possono compensarli con le posizioni debitorie per le imposte nonché, mediante cessione, possono utilizzarli per il pagamento dei contributi previdenziali per i dipendenti. La compensazione o la cessione dei crediti possono essere effettuate entro l’ammontare dei crediti, aumentato dell’Iva e del contributo previdenziale per avvocati.
– Le risorse dei fondi strutturali europei, rientranti nella programmazione 2014/2020, sono «estesi» anche ai liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, dalla raccomandazione 2013/361/Ce della Commissione e dal regolamento 1303/2013 del Parlamento Ue.
– Per i medici che hanno sottoscritto convenzioni con le strutture ospedaliere non sussiste autonoma organizzazione ai fini Irap ove percepiscano, per l’attività svolta presso le strutture, più del 75% del reddito complessivo. Per tamponare l’emergenza su orari di lavoro e turni di riposo di medici e infermieri previste 6mila tra assunzioni e stabilizzazioni.
– Minimi: dal 2016 si applicherà l’aliquota del 5% per i primi cinque anni di attività (al di là del limite di 35 anni). Aumentano invece le soglie di ricavi/compensi per l’accesso al regime forfettario con imposta sostitutiva al 15%. L’incremento è di 10mila euro per tutte le categorie, ad eccezione dei professionisti: per questi ultimi il limite arriva a 30mila euro(+15mila): Sul reddito forfettario si applica la contribuzione previdenziale ridotta del 35 per cento. Un’altra novità interessa i lavoratori dipendenti che svolgono un’attività produttiva di reddito d’impresa o di lavoro autonomo per la quale ricorrono i requisiti per fruire del regime agevolato. È abolita la norma in base alla quale è possibile fruire del regime forfettario se i redditi conseguiti nell’esercizio di tali attività sono di ammontare prevalente rispetto a quelli di lavoro dipendente ed assimilati. Si può accedere al regime forfettario se «nell’anno precedente» sono percepiti redditi di lavoro dipendente e assimilati di ammontare non superiore a 30mila euro. È, inoltre, stabilito che la verifica è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato.
– Interverrà il Fondo di garanzia di categoria se il notaio non versa all’agenzia delle Entrate i tributi riscossi relativi ad atti rogati o autenticati. Il Fondo di garanzia dei notai, alimentato con i contributi dei pubblici ufficiali, è stato istituito per il ristoro dei danni derivanti da reati commessi dal notaio nell’esercizio dell’attività professionale, danni che non siano non coperti da polizze assicurative. L’intervento del Fondo è subordinato: all’esercizio dell’azione penale nei confronti del notaio e al suo rinvio a giudizio; all’emissione, per il pagamento dei tributi, di un atto esecutivo nei confronti del notaio da parte dell’agenzia delle Entrate, non sospeso dall’autorità giudiziaria o dall’amministrazione finanziaria. Verso il notaio, il Fondo potrà poi agire con un’ingiunzione di pagamento “rilasciata” dall’autorità giudiziaria per recuperare quanto “anticipato”.
– La legge di Stabilità mette il sigillo a un accordo tra la Cassa ragionieri e la Cassa dei dottori commercialisti, stabilendo che gli esperti contabili iscritti alla sezione B dell’Albo dei commercialisti devono essere iscritti all’ente dei ragionieri, se esercitano la libera professione con carattere di continuità.
– Nelle strutture sanitarie pubbliche e private dovranno essere attivate funzioni di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio sanitario, con percorsi di audit e rilevazione di attività collegate alla medicina difensiva (prescrizione eccessiva di esami e farmaci al solo scopo di sollevarsi da responsabilità nei confronti del paziente).
– No all’aumento di IVA e accise: disattivate per il 2016 le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti disposizioni legislative;
– Eliminazione della TASI per i proprietari e per gli inquilini sugli immobili residenziali adibiti ad abitazione principale, ad eccezione delle abitazioni di lusso; la casa assegnata al coniuge in caso di separazione o divorzio per gli immobili sarà assimilata alla all’abitazione principale; per gli immobili locati a canone concordato l’IMU e la TASI sono ridotte del 25%;
– Per immobili concessi in comodato a genitori o figli è prevista la riduzione del 50% della base imponibile IMU (il beneficio vale anche per la seconda casa posseduta nello stesso comune adibita ad abitazione principale);
– Eliminazione dell’IMU sui terreni agricoli e sui macchinari funzionali al processo produttivo (cd. imbullonati); sono esclusi i proprietari di terreni di pianura che non siano coltivatori diretti e imprenditori professionali iscritti alla previdenza agricola;
– I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la perdita di gettito derivante dall’eliminazione di IMU e TASI;
– La soglia dell’uso del contante sale a 3.000 euro; la soglia è di 1.000 euro per i money transfer e per la riscossione delle pensioni in contanti;
– Canone Rai: l’importo scende da 113,50 a 100 euro. Si introduce una nuova presunzione di possesso dell’apparecchio televisivo, ai fini dell’accertamento di situazioni di evasione del pagamento del canone: la presenza di un contratto di fornitura dell’energia elettrica, nella cui fattura sarà addebitato il canone, con possibilità di rateizzazione in 10 mensilità (da gennaio a ottobre);
– Proroga al 31 dicembre 2016 delle detrazioni Irpef per interventi di riqualificazione energetica e per le ristrutturazioni degli edifici nella misura rispettivamente del 50% e del 65%;
– Bonus mobili per giovani coppie: per le giovani coppie, sposate o di fatto (di cui almeno uno dei componenti abbia meno di 35 anni), che abbiano acquistato la casa principale è prevista una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili nel 2016 fino a 16.000 euro;
– Modifiche alla no tax area: per i pensionati over 75 anni passa da 7.500 a 8.000 euro, per i contribuenti di età compresa tra 70 e 75 anni passa da 7.500 a 7.750 euro;
– IRAP: sono aumentati gli importi deducibili dall’IRAP in favore di s.n.c., s.a.s., imprenditori individuali, artisti e professionisti;
IRES: è rinviata al 2017 la riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5 al 24 per cento, inizialmente ipotizzata per il 2016;
Rateizzazione delle cartelle Equitalia: i contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione di somme dovute a seguito di accertamenti con adesione potranno essere riammessi alla dilazione;
– “Micropagamenti” elettronici: obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti di piccoli importi con carte di credito o di debito, salvo i casi di impossibilità tecnica;
– Proroga della cd. opzione donna, consentendo l’accesso all’istituto (transitorio e sperimentale) – che permette alle lavoratrici l’accesso al trattamento anticipato di pensione con calcolo esclusivamente contributivo – a chi matura i previsti requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015;
– Regime agevolato per cessioni e assegnazioni di beni ai soci e aumento degli importi deducibili dall’IRAP in favore di alcuni soggetti di minori dimensioni;
– Applicazione opzionale per gli imprenditori individuali di un’imposta sostitutiva di IRPEF e IRAP, con aliquota dell’8 per cento, sugli immobili strumentali;
– Introduzione di una disciplina tributaria specifica per la promozione del welfare aziendale e incentivazione della contrattazione collettiva decentrata, consistente nell’applicazione, per i soggetti con reddito da lavoro dipendente fino a 50.000 euro, di una imposta sostitutiva dell’IRPEF pari al 10% entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, in relazione alle somme e ai benefit corrisposti per incrementi di produttività o sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa;
– Disposizioni volte alla realizzazione di un ulteriore intervento in favore dei soggetti salvaguardati, garantendo l’accesso al trattamento previdenziale con i vecchi requisiti ad un massimo di ulteriori 26.300 soggetti, sia individuando nuove categorie di soggetti beneficiari, sia incrementando i contingenti di categorie già oggetto di precedenti salvaguardie, attraverso il prolungamento del termine (da 36 a 60 mesi successivi all’entrata in vigore della riforma pensionistica) entro il quale i soggetti devono maturare i vecchi requisiti. Per effetto di tali disposizioni il limite massimo numerico di soggetti salvaguardati viene stabilito a 172.466. Introduzione di una disciplina che consente di trasformare (in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi) il rapporto di lavoro subordinato da tempo pieno a tempo parziale, con copertura pensionistica figurativa e corresponsione al dipendente, da parte del datore di lavoro, di una somma pari alla contribuzione pensionistica che sarebbe stata a carico di quest’ultimo (relativa alla prestazione lavorativa non effettuata). A decorrere dal 2017 viene elevata la misura delle detrazioni dall’imposta lorda IRPEF spettanti con riferimento ai redditi da pensione;
– Disabilità, 90 milioni nel 2016 per la Legge sul “Dopo di noi” per sostenere persone disabili in caso di decesso dei familiari; rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un totale di 400 milioni di euro;
– Libertà per i comuni che hanno risorse in cassa di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel 2016 e possibilità di sbloccare i pagamenti di investimenti già effettuati (e finora bloccati dal Patto) a condizione che le amministrazioni abbiano i soldi in cassa;
– Risorse e strumenti per la politica estera: si incrementa lo stanziamento in favore della nuova Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e si prevede la creazione di un fondo dotato di 1 milione di euro a partire dal 2016 per coprire le spese per i collegi arbitrali internazionali;
– Misure per la lotta alla povertà, con particolare attenzione alla povertà infantile;
– Si dispone l’incremento, a partire dal 2016, del Fondo per il finanziamento ordinario Universitario, destinandolo in parte all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e al conseguente, eventuale, passaggio alla posizione di professore associato e, in altra parte, all’incremento della quota premiale. Inoltre, si istituisce il Fondo per le cattedre universitarie del merito, destinato al reclutamento per “chiamata diretta” per elevato merito scientifico di professori ordinari e associati, secondo “procedure nazionali” da definire con un DPCM. Si prevede poi che, dal 2016, le università che rispettano determinati parametri finanziari possono assumere ricercatori a tempo determinato senza le limitazioni da turn over. Infine, si incrementano le risorse per la formazione specialistica dei medici, al fine di aumentare il numero dei relativi contratti.

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