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Lombardia, incentivi allo smart working

La regione Lombardia ha regolamentato la concessio­ne di contributi alle aziende che intendono avviare piani di smart working, riservando a tal fine risorse pari a 9 milioni di euro.

Il sostegno lombardo è volto ad agevolare i seguenti interven­ti: 

  • azioni di sistema (coinvolgimento degli enti pubblici, promozione di accordi con le parti sociali a livello regionale e sostegno per la diffusione delle buone prassi); 
    • supporto all’adozione dei piani azien­dali di smart working (consulenza aziendale alle PMI per la reda­ zione del piano di smart working e del relativo accordo aziendale e sperimentazione e avvio dei progetti pilota) e supporto all’attuazio­ ne dei piani stessi.

In particolare, per quanto riguarda le azioni a so­stegno dell’adozione dei piani di smart working, il contributo della regione Lombardia è volto a garantire: 

  • l’analisi organizzativa e dei processi interni aziendali; 
    • l’individuazione delle tecnologie digitali più idonee per lo smart working (es.strutturazione di processi di de­materializzazione, realizzazione di strumenti di social collaboration, utilizzo di devices, ecc.);
    • la consulenza giuslavoristica per garantire il rispetto delle normative vigenti; 
    • l’eventuale supporto alla ridefini­zione dell’organizzazione di layout fisici; 
    • il supporto per la stesura del piano di smart working e la redazione dell’accordo aziendale, corredato della modulistica necessaria; l’attività di formazione rivol­ta al management/middle management e ai dipendenti inseriti nel progetto pilota e/o che sottoscrivono il contratto di smart working successivamente all’adozione del piano di smart working e l’avvio e il monitoraggio di un progetto pilota. 

Il con­tributo regionale finanzierà anche l’attuazione del citato piano at­traverso il sostegno all’acquisto degli strumenti tecnologici necessari per lo svolgimento dell’attività in modalità smart working. Per fruire delle azioni a supporto dell’adozione del piano di smart working, le imprese interessate devono rivolgersi agli operatori accreditati alla formazione e al lavoro della regione Lombardia, che potranno avva­lersi anche di professionalità altamente specialistiche al fine di ga­rantire la migliore offerta dei servizi. 

L’importo del contributo varia in base alla dimensione aziendale. Le imprese minori, con un nume­ro di dipendenti non superiore a 10, potranno fruire di un contributo pari a 5.000 euro per il supporto all’adozione e di 2.500 euro per la sua attuazione. Quelle con un numero di dipendenti non superiore a 20: 7.000 euro per l’adozione e 3.500 euro per l’attuazione. Le im­prese che non occupano più di 30 dipendenti: 10.000 euro per l’adozione 5.000 euro per l’attuazione. Infine, le aziende di maggio­ri dimensioni (con oltre 30 dipendenti): 15.000 euro per l’adozione e 7.500 euro per l’attuazione. 

Per poter fruire dei predetti contributi è necessario definire un piano aziendale di smart working e sotto­ scrivere l’accordo aziendale. Secondo la delibera è anche possibile introdurre lo smart working ricorrendo al regolamento aziendale. 

Il finanziamento viene assegnato con la procedura allo sportello, in base all’ordine cronologico di presen­tazione della domanda, previa istruttoria formale in relazione ai re­ quisiti di accesso previsti dai documenti attuativi. 


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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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