È stata presentata la prima bozza del modello per le nuove comunicazioni Iva introdotte dal decreto fiscale collegato alla manovra economica.
Un modello leggero che oltre al frontespizio chiede a professionisti e imprese di compilare dodici righi per quanto riguarda la liquidazione periodica dell’imposta sul valore aggiunto.
La bozza del modello di comunicazione richiede il numero delle fatture trasmesse, il totale delle operazioni attive e passive al netto dell’Iva, ma anche l’Iva esigibile, detratta e dovuta per arrivare – attraverso la “nettizzazione” dei crediti d’imposta – all’importo dovuto o da versare.
È attesa la pubblicazione di una risoluzione dell’Agenzia sulla natura delle operazioni: imponibile, non imponibile, esente.
L’obiettivo è andare a intercettare e a scalfire soprattutto l’evasione senza consenso (tra cui la non registrazione delle fatture di acquisto) e gli omessi versamenti Iva che ammontano a 8,4 miliardi. Con il meccanismo degli alert si punterà quindi a un recupero anticipato dell’imposta dovuta.
I nuovi adempimenti sostituiscono altri che vengono eliminati (black list, acquisti da San Marino) mentre su altre trasmissioni come quella dei beni ai soci l’Agenzia ha da tempo dato parere favorevole all’eliminazione. In prospettiva poi questo flusso informativo consentirà di creare le basi dati dei nuovi indicatori di fedeltà fiscale che sostituiranno gli studi di settore.