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Paradisi fiscali, anche gli Emirati nella nuova lista nera Ue

La nuova lista comprende ora 15 giurisdizioni, 10 aggiunte oggi e altre cinque già esistenti. I nuovi paesi nell’elenco messo a punto dalla Commissione europea sono Aruba, il Belize, Barbados le isole Bermuda, Dominica, le isole Figi, le isole Marshall, il sultanato di Oman, le isole Vanuatu e gli Emirati Arabi Uniti. Questi si aggiungono alle Samoa americane, Samoa, Guam, le isole Vergini americane e Trinidad & Tobago.

Istituzioni finanziarie nei paesi inseriti nell’elenco non possono ricevere denaro comunitario nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo sostenibile e del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi). Schemi fiscali che coinvolgono questi paesi dovranno essere denunciati alle autorità. Solo gli investimenti diretti in queste giurisdizioni (ossia il finanziamento di progetti sul campo) sono consentiti, allo scopo di preservare gli obiettivi di sviluppo e sostenibilità. Altri 34 Paesi sono su una lista cosiddetta grigia (compresa la Svizzera), perché si sono impegnati a modificare la loro legislazione nazionale. 


I ministri hanno raggiunto un accordo sulle misure necessarie a semplificare le norme fiscali nelle vendite online. Le nuove regole garantiranno un’introduzione fluida delle nuove misure in materia di imposta sul valore aggiunto nel commercio elettronico concordate nel dicembre 2017 e destinate a entrare in vigore nel gennaio 2021.

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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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