fbpx
TORNA ALLE NEWS

Previdenza, omesse ritenute depenalizzate

Non costituiscono più reato alcune violazioni in materia di lavoro che, in virtù anche della persistente crisi economica, erano diventate oltremodo frequenti, come l’omesso versamento delle trattenute previdenziali, anche per importi irrisori.
Non costituiscono reato e sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro tutte le violazioni per le quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda.
La disposizione si applica anche ad alcuni reati che, nelle ipotesi aggravate, sono puniti con la pena detentiva sola, alternativa o congiunta a quella pecuniaria.
La sanzione amministrativa pecuniaria è così stabilita:
– da 5.000 a 10.000 euro per i reati puniti con la multa o l’ammenda non superiore nel massimo a 5.000 euro;
– da 5.000 a 30.000 euro per i reati puniti con la multa o l’ammenda non superiore nel massimo a 20.000 euro;
– da 10.000 a 50.000 euro per i reati puniti con la multa o l’ammenda superiore nel massimo a 20.000 euro.
Rientra fra le violazioni che non costituiscono più reato l’omesso versamento delle ritenute previdenziali sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e sui compensi dei collaboratori coordinati e continuativi per un importo non superiore a 10.000 euro annui.

condividi.