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Sconto in fattura, più spazi alle operazioni delle utility

Le utility che si occupano di energia potranno incamerare i crediti di imposta e utilizzarli per pagare le accise, oltre alle imposte sui redditi. 

Lo sconto in fattura diventa decisamente più facile da utilizzare per le società multiservizi che, in molte parti d’Italia, hanno già iniziato a investire in operazioni di riqualificazione globale dei condomini.

Secondo la legge, l’impresa che ha effettuato gli interventi ha facoltà di cedere il credito di imposta ai propri fornitori di beni e servizi. Quindi, la società che ha riqualificato il condominio può, secondo quanto scrive l’Agenzia, cedere il credito a una utility che le vende energia o gas e utilizzarlo «alle medesime condizioni del primo cessionario». 

Le accise sul consumo e la produzione di energia elettrica e gas naturale possono essere pagate anche mediante il versamento unitario, «con possibilità di compensazione con altre imposte e contributi». Quindi è «consentito versare le accise utilizzando il modello di pagamento unificato F24 accise, con possibilità di compensazione con crediti per altre imposte». Il richiamo al versamento unitario è stato inserito anche nella norma sullo sconto in fattura. Ed è proprio in base a questo richiamo che il credito di imposta derivato dallo sconto in fattura può essere utilizzato anche per le accise. La novità è molto rilevante, perché aumenta ulteriormente la già notevole capienza fiscale delle società multiservizi che si occupano di energia e gas. Oltre alle imposte sui redditi, potranno usare i crediti anche per le accise. 


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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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