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Sindaco o revisore, nomina obbligatoria per 80mila Srl

Il Ddl di conversione del decreto sblocca cantieri, nella versione uscita dal Senato, mette la parola fine alla querelle sui parametri che obbligano le Srl alla nomina dell’organo di controllo interno. 

L’obbligo di nomina del revisore e, eventualmente, anche dell’organo di controllo monocratico o collegiale, scatterà allorché, per due esercizi consecutivi, verrà superato almeno uno di questi limiti: 

  • totale dell’attivo dello stato patrimoniale, 4 milioni di euro; 
  • ricavi delle vendite e delle prestazioni, 4 milioni di euro; 
  • dipendenti occupati in media nell’esercizio 20 unità. 

Immutati gli altri parametri e quindi occorrerà provvedere alla nomina del revisore e/o dell’organo di controllo nel caso in cui la società sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato o controlli una società obbligata alla revisione legale dei conti. 

Immutata anche la regola che sancisce il venir meno dell’organo di controllo interno, che cesserà quando per tre esercizi consecutivi non sia superato alcuno dei predetti limiti. Quest’ultima disposizione finalmente allinea la durata in carica dell’organo di controllo con il periodo nel quale i parametri numerici non sono superati.

Il raddoppio dei limiti viene incontro all’esigenza di evitare di imporre controlli a società di modeste dimensioni, la cui struttura amministrativa non è in grado di predisporre in tempi così brevi un sistema amministrativo e contabile tale da soddisfare gli obblighi di legge. 

Di contro, un eccessivo innalzamento dei limiti avrebbe di fatto svuotato di interesse il nuovo codice che, innovando rispetto al passato, punta a creare un sistema di allerta interna che possa intercettare tempestivamente i segnali della crisi. 

Con il recepimento di queste novità, tutte le Srl che hanno nominato l’organo di controllo sulla base dei limiti dimezzati potranno effettuarne la revoca per giusta causa. 

L’emendamento lascia irrisolto il dubbio sul quando procedere alla nomina dell’organo di controllo o del revisore. Infatti, già con l’assemblea di approvazione del bilancio 2018, le Srl dovrebbero valutare l’opportunità di provvedere senza attendere il maggior termine di nove mesi indicato nel nuovo codice. Infatti, il termine lungo sembrerebbe applicabile solo in presenza della necessità di adeguare lo statuto. In questo modo si consentirebbe all’organo di controllo di analizzare da subito i processi aziendali ovvero di richiederne l’implementazione.

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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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