fbpx
TORNA ALLE NEWS

Startup innovative, detrazione Irpef al 30%

Potenziate le agevolazioni fiscali per le start up.
La norma prevedeva, in via transitoria per gli anni 2013-2016, una duplice tipologia di sconti fiscali per i contribuenti che investono risorse finanziarie nel capitale di start up innovative (come definite dall’articolo 25, commi 2 e 3, del medesimo Dl 179), direttamente o tramite di organismi di investimento collettivo che abbiano ad oggetto prevalente detti investimenti. In primo luogo era prevista, per le persone fisiche che effettuano l’investimento, una detrazione Irpef del 19% rapportata alle somme versate nel capitale sociale, con un tetto massimo di somme detassabili pari a 500 mila euro annui. Inoltre, per le società che effettuano analoghi investimenti, spettava la deduzione dall’imponibile Ires del 20% delle somme versate, fino a un tetto di 1,8 milioni per esercizio (deduzione massima 360.000 euro, con un risparmio Ires di 99.000 euro).
La legge di Bilancio 2017 modifica l’articolo 29 sotto diversi profili. Innanzitutto, l’agevolazione diventa stabile e dunque spetterà per gli anni a venire senza limite temporale.
Inoltre, dal 2017, l’incentivo per le persone fisiche viene potenziato in due modi: si eleva dal 19% al 30% la percentuale per il calcolo della detrazione Irpef e si porta da 500mila a un milione di euro il limite annuo di somme detassabili.
Le partecipazioni attraverso cui si è realizzato l’investimento dovranno essere detenute per almeno 3 anni (prima erano 2), pena la decadenza dal beneficio.
Vengono poi uniformate al 30% anche le percentuali di detrazione (Irpef) e di deduzione (Ires) previste per le start up a vocazione sociale e per quelle che sviluppano servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico (percentuali attualmente pari, rispettivamente, al 25% per la detrazione e al 27% per la deduzione).

condividi.