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Tax free shopping

La nuova modalità interesserà tutte le vendite effettuate nei confronti di soggetti privati, domiciliati o residenti fuori dell’Unione europea, di beni per un importo superiore a 154,94 euro (Iva inclusa) e destinati all’uso personale o familiare, da trasportarsi nei bagagli personali fuori del territorio doganale. Queste cessioni possono essere effettuate senza pagamento dell’Iva da parte dell’acquirente o con il diritto a richiederne il rimborso. Basta che sia emessa fattura e che i beni siano trasportati fuori dell’Unione entro il terzo mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Il commerciante italiano può riconoscere lo sgravio Iva a favore dell’acquirente extracomunitario con due diverse modalità.
e Cedendo il bene senza applicare l’imposta. Il commerciante deve emettere fattura con indicazione, anche successiva all’emissione, ma prima del visto doganale, degli estremi del passaporto (o di altro documento equipollente); entro quattro mesi deve ottenere l’esemplare della fattura vistato dalla Dogana di uscita dalla Ue e, in caso di mancata restituzione, entro un mese procede alla regolarizzazione dell’operazione. Chiedendo all’acquirente extra Ue il pagamento dell’Iva, con successivo rimborso.
Il viaggiatore deve trasportare i beni fuori dall’Ue entro tre mesi dalla cessione e restituisce entro il mese successivo, l’esemplare della fattura vistato dalla Dogana di uscita; il dettagliante, al ricevimento dell’esemplare della fattura di vendita vistata, rimborsa l’Iva all’acquirente (accredito su conto corrente, assegno bancario, eccetera) e a sua volta recupera l’imposta emettendo apposita nota di variazione.
 
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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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