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Terreni e partecipazioni, affrancamenti più cari

Si tratta dell’opportunità – riservata ai soggetti che non operano in regime d’impresa – di sottrarre all’imposizione diretta ordinaria le plusvalenze latenti maturate su terreni e partecipazioni (sia qualificate che non, purché non quotate). 

Occorre possedere i beni al 1° gennaio 2019 e farli asseverare con perizia entro il prossimo 30 giugno, versando entro lo stesso termine anche la prima o unica rata di imposta sostitutiva. Cambiano, invece, le aliquote della sostitutiva sul valore periziato:

  • 10% per le partecipazioni non qualificate al 1° gennaio 2019 e per le aree (edificabili e non); 
  • 11% per le partecipazioni qualificate alla medesima data. 

Per i calcoli di convenienza, la sostitutiva offerta dalla manovra 2019 “premia” il contribuente (al di là dei costi di perizia) rispetto al regime ordinario quando la plusvalenza insita nel titolo non qualificato è almeno il 63% rispetto al costo fiscalmente riconosciuto, percentuale che sale al 74% per le partecipazioni qualificate.

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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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