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Tracciata la compravendita di oro usato

Pubblicati alcuni chiarimenti antiriciclaggio per i compro oro relativi ai pagamenti in contanti e all’acquisto dei preziosi ai fini della loro fusione. 

Il decreto attuativo ha il fine di censire il settore, circoscriverne le dimensioni, per tracciare la direzione dei flussi finanziari, per evitare distorsioni anticoncorrenziali causate dalle infiltrazioni della criminalità.


A fronte di un’operazione effettuata da un compro oro d’importo pari o superiore a 500 euro, è possibile effettuare e o ricevere un pagamento in contanti fino all’importo di 499,99 euro ma per il residuo si deve procedere attraverso mezzi di pagamenti tracciabili da intermediari finanziari autorizzato come ad esempio assegni, carte di credito e bonifici. Questa modalità di pagamento dovrà essere tracciata dagli operatori compro oro sulla scheda dedicata a tali operazioni prevista dalla normativa antiriciclaggio. 


Gli operatori professionali in oro, anche laddove acquistino oggetti preziosi usati da compro oro o da gioiellerie anche al solo fine esclusivo di fonderli, sono obbligati per esercitare tale attività a essere iscritti al registro speciale detenuto dall’Oam. 


Quanto sopra per consentire la piena tracciabilità della compravendita e della permuta di oggetti preziosi usati ai fini della prevenzione dell’utilizzo del relativo mercato per scopi illegali. Tali operatori professionali in oro dovranno altresì per il ministero seguire tutte altre disposizioni antiriciclaggio come per esempio l’identificazione, l’adeguata verifica della clientela, la conservazione e la segnalazione di operazione sospetta.

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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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