Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato un importante intervento di finanziamento per le imprese del Mezzogiorno italiano, finalizzato a promuovere la ricerca, l’innovazione e la competitività nel quadro del Programma nazionale ricerca, innovazione e competitività 2021-2027.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione, incoraggiando la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate nelle regioni meno sviluppate. Le risorse, ammontanti a 300 milioni di euro, saranno distribuite attraverso una procedura valutativa a sportello.
Le imprese potenzialmente beneficiarie di queste agevolazioni includono sia le PMI (Piccole e Medie Imprese) che le imprese più grandi. Inoltre, è possibile presentare domande di finanziamento congiunte tra imprese e centri di ricerca. Tuttavia, se il progetto coinvolge più proponenti, il numero massimo di soggetti ammessi è di tre, con almeno una PMI tra di essi. Ciascun proponente deve contribuire almeno al 10% delle spese ammissibili.
Per essere considerate idonee, le imprese richiedenti devono trovarsi in pieno e libero esercizio dei propri diritti, essere costituite regolarmente e adottare una contabilità ordinaria, con almeno due bilanci approvati.
I progetti che possono accedere a queste agevolazioni devono coinvolgere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con l’obiettivo di creare nuovi prodotti, processi o servizi. Inoltre, sono ammissibili anche progetti che apportino miglioramenti significativi a prodotti, servizi o processi preesistenti dimostrando un avanzamento tecnologico.
I progetti devono avere una durata compresa tra 18 mesi e tre anni, con la possibilità di proroghe concesse dal Ministero.
Le spese ammissibili includono costi per il personale direttamente coinvolto nel progetto, l’acquisto di nuovi strumenti e attrezzature, spese generali, servizi di consulenza e materiali utilizzati per il progetto. L’ammontare delle spese deve essere compreso tra un milione e cinque milioni di euro, ma non può superare il 60% della media del fatturato dell’impresa registrato negli ultimi due esercizi contabili per le attività di ricerca.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamenti agevolati, coprendo il 50% dei costi ammissibili, e di contributi diretti alla spesa. La percentuale di contributo diretto alla spesa varia in base alla dimensione dell’impresa: 35% per le PMI, 30% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese. Gli organismi di ricerca ricevono un contributo diretto alla spesa pari al 60% dei costi ammissibili per attività di ricerca industriale e al 40% dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.
I termini di apertura e le modalità per la presentazione delle domande saranno definiti in un successivo decreto direttoriale. Ciascun soggetto proponente può presentare una sola domanda di accesso, corredata di scheda tecnica con i dati del richiedente, il piano di sviluppo del progetto e l’eventuale contratto di collaborazione.
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