Il Consiglio di Stato, condividendo la tesi di Conprofessioni, dichiara che sussiste una discriminazione nei confronti della categoria dei liberi professionisti e del personale che lavora presso di loro in quanto il Ministero del lavoro, nel restringere i beneficiari della cassa in deroga solo agli imprenditori definiti in base all’art. 2082 Cc, non ha tenuto conto dei vincoli comunitari in materia di definizione di impresa.