Sì al pc con programmi preinstallati

La vendita di computer con programmi informatici preinstallati, senza possibilità di comprare il prodotto privo di software, non è una pratica commerciale sleale.
Se un acquirente è informato dal rivenditore che sono presenti sul pc programmi preinstallati, con la necessità di sottoscrivere il contratto di licenza di utente finale, non si configura una pratica commerciale ingannevole. E questo a maggior ragione se il venditore permette anche il recesso dalla vendita. 
Nodo centrale è se sia possibile vincolare la vendita di un pc, senza altra opzione per l’acquisto di quel prodotto, alla presenza congiunta di software preinstallati, con prezzo di vendita complessivo. Si tratta di una pratica commerciale diffusa, per di più non inclusa tra quelle indicate nell’allegato I della direttiva, automaticamente bollate come ingannevoli.
Nel caso di simili offerte congiunte, esclusa la classificazione automatica tra quelle ingannevoli, per vietarle, è necessario che la pratica sia contraria alle norme di diligenza professionale e che sia idonea a falsare «in misura rilevante il comportamento economico del consumatore medio in relazione al prodotto».  
Via libera, poi, alla vendita senza la mancata indicazione del prezzo di ciascun programma.

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