In attesa di conoscere nei dettagli la misura che sarà inserita nella prossima legge di Bilancio per incentivare l’occupazione, merita ripercorrere lo stato dell’arte dei bonus sulle assunzioni, quantomeno con riferimento a quelli di più recente introduzione e operativi.
Soffermandosi sulla platea dei giovani, sono due gli incentivi da segnalare:
• Il bonus occupazione: Il primo, è pari alla contribuzione previdenziale a carico delle aziende, nel limite di 8.060 euro annui per giovane assunto. Possono accedervi i datori di lavoro privati che, senza esservi tenuti, assumano giovani registrati al «Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani», ovvero quelli di età compresa tra i 16 e i 29 anni, che non siano inseriti in un percorso di studio o formazione e che risultino essere “disoccupati”.
• Il bonus alternanza: L’altro incentivo è a favore dei datori di lavoro privati che assumono, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, a tempo indeterminato, studenti che abbiano svolto attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato presso il medesimo datore. Consiste nell’esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico delle aziende, nel limite di 3.250 euro su base annua, per un periodo massimo di 36 mesi.
• Il bonus Sud: Infine, il bonus “Occupazione Sud”, che consiste in un nuovo sgravio contributivo per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato effettuate nel Mezzogiorno, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017. L’agevolazione si applica alle assunzioni, anche in apprendistato professionalizzante, effettuate dai datori di lavoro ubicati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna. I lavoratori interessati sono i disoccupati giovani tra 16 e 24 anni, oppure con almeno 25 anni ma privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, e il beneficio è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, nel limite di 8.060 euro per lavoratore assunto.
La risorsa dell’apprendistato: Questo istituto non solo privilegia l’aspetto formativo (fondamentale per l’acquisizione delle competenze), ma offre vantaggi contributivi e normativi importanti.