Decreto rilancio, sostegno per le imprese

 

Dopo il Decreto Cura Italia in marzo e il Decreto Liquidità in aprile, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo decreto economico da 55 miliardi di euro. Il Decreto Rilancio va a rifinanziare alcuni dei provvedimenti già presi, come cassa integrazione e bonus partite IVA, e introduce nuove misure economiche a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie: ecobonus ristrutturazioni, indennizzo a fondo perduto, reddito di emergenza, bonus mobilità e bonus vacanze.

 

Bonus 600 partite IVA

Il bonus partite iva di 600 euro, già erogato per il mese di marzo, vede il suo importo invariato per aprile, dunque altri 600 euro, e innalzato a 1.000 euro per il mese di maggio, ma con dei vincoli. Il bonus di aprile sarà erogato a professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. La mensilità di aprile sarà versata automaticamente a chi ha fatto la domanda per marzo, per maggio l’indennità di 1.000 euro sarà concessa a coloro che, nel rispetto dei provvedimenti di contrasto alla pandemia, sono stati costretti a chiudere l’attività o abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del fatturato o dei corrispettivi del secondo bimestre 2020 (marzo e aprile), rispetto a quelli del secondo bimestre 2019. La riduzione del fatturato andrà autocertificata all’INPS.

 

Rinvio scadenze fiscali e cancellazione IRAP

I versamenti sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, slittano al 16 settembre prossimo, nel dettaglio parliamo di ritenute, IVA, contributi INPS e INAIL, atti di accertamento, cartelle esattoriali, avvisi bonari e le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. A partire dal 16 settembre, dunque, i versamenti potranno essere fatti in un’unica soluzione o in quattro rate di pari importo. Vengono abbonati saldo 2019 e primo acconto 2020 IRAP, che andrebbero versati a giugno. Quest’ultimo provvedimento interessa le sole imprese con fatturato inferiore a 250 milioni di euro che aprile hanno perso il 33% del proprio fatturato rispetto all’anno scorso. L’esenzione riguarda anche i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi.

 

Contributi a fondo perduto per le PMI

Previsti contributi a fondo perduto per PMI, artigiani, commercianti e lavoratori autonomi con ricavi o compensi fino a 5 milioni di euro. Il contributo spetta se ad aprile 2020 si siano registrati ricavi almeno inferiori ai 2/3 dei ricavi di aprile 2019, in sostanza almeno un calo del 33%. L’importo del ristoro si calcolerà in base alle seguenti fasce:

  • 20% per chi ha ricavi o compensi fino a 400mila euro;
  • 15% tra 400mila e 1 milione di euro;
  • 10% fino a 5 milioni.

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi. Il contributo minimo è pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per gli altri. La richiesta di contributo a fondo perduto per poter essere inoltrata in via telematica, necessita di un provvedimento direttoriale ancora da emanare, che dovrà definire anche le informazioni da indicare e ogni altro elemento necessario per l’erogazione dei contributi.

 

Aziende con più di 50 milioni di fatturato

In questo caso l’intervento sarà in capo alla Cassa Depositi e Prestiti, che dovrà valutare caso per caso in che modo intervenire per salvare le imprese in crisi. Per le imprese fra 5 e 50 milioni di fatturato, lo Stato dovrebbe intervenire nelle ricapitalizzazioni versano somme uguali a quelle versate dai soci, il cosiddetto “pari passu”.

 

Fondo Invitalia

Sconti fiscali tramite un Fondo Invitalia a questo dedicato, per dare sostegno alle società che opereranno aumenti di capitale. I benefici fiscali sono rivolti alle PMI con fatturato nel 2019 tra 5 e 50 milioni, che hanno registrato perdite a causa dell’emergenza epidemiologica di almeno il 33%. Per accedere agli sconti occorrerà approvare aumenti di capitale di minimo 250mila euro.

 

Credito di imposta al 60% per gli affitti

Per le imprese con ricavi o compensi 2019 non superiori a 5 milioni, previsto un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto degli immobili non ad uso abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Agli alberghi il credito di imposta sarà concesso a prescindere dal volume d’affari del 2019.

 

Sconti sulle bollette

Il decreto prevede bollette più leggere per tre mesi per le piccole e medie imprese. Il taglio passa attraverso una rimodulazione delle componenti fisse della bolletta, come i costi di trasporto e gestione del contatore e gli oneri generali, per tutti i clienti non domestici alimentati in bassa tensione.

 

Interventi a sostegno del meccanismo dei Certificati Bianchi

All’articolo 41 del DL si trova l’atteso intervento sui Tee. In particolare, la norma proposta prevede (comma 1) una proroga della chiusura dell’anno d’obbligo 2019, fino al 30 novembre 2020. Tale possibilità, osserva la relazione illustrativa, garantirebbe al mercato un tempo più adeguato per potersi riassestare dopo l’attuale emergenza anche in considerazione della già scarsa liquidità che caratterizzava il sistema. Il comma 2, con riferimento ai Certificati Bianchi per la cogenerazione ad alto rendimento (CAR), permette al contempo di incrementare la liquidità di Certificati immessi sul mercato tramite l’anticipo dell’inizio del periodo di rendicontazione alla data di entrata in esercizio per i nuovi impianti, che a normativa vigente dovrebbero attendere il 1° gennaio dell’anno successivo.

 

Bonus sanificazione al 60% e fino a 60.000 euro di spesa

Il credito d’imposta per la sanificazione, per mascherine, gel disinfettanti e DPI aumenta per quel che riguarda la percentuale di rimborso riconosciuta, e si semplifica rispetto alla prima versione prevista dal decreto Cura Italia. Non servirà più attendere il varo del decreto attuativo di MEF e MISE, ma basterà un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per dare il via al bonus sanificazione del 60%. Tra le regole contenute nella guida INAIL alle misure di prevenzione e tutela della sicurezza sul lavoro contro il coronavirus vi rientra l’obbligo di sanificazione periodica e pulizia giornaliera della sede di lavoro.

 

Sostegno al settore dell’autotrasporto

Incremento di 20 milioni di euro per l’anno 2020 delle risorse previste per la copertura delle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali a favore settore dell’autotrasporto.

 

Sospeso affitto impianti sportivi fino a luglio; e sarà possibile ridurlo

Gli affitti per l’impianti sportivi, e quindi anche gli stadi, restano sospesi fino al 30 giugno 2020. I relativi versamenti potranno essere effettuati, senza interessi, entro il 31 luglio o attraverso un pagamento a rate (massimo 4) a partire sempre da luglio. Non solo sospensione: sarà possibile ridurre il canone. È prevista la possibilità per i concessionari di impianti sportivi pubblici di concordare una riduzione del canone e ridiscutere i contratti in scadenza entro il 31 luglio 2023. Un meccanismo analogo è previsto, al comma 3, anche per quanto riguarda impianti sportivi privati (palestre, piscine e simili): in questo caso però il DL Rilancio non paventa l’ipotesi di una rescissione del contratto, ma presume, anche per snellire il contenzioso giudiziale, una riduzione del 50% del canone di affitto per i mesi da marzo a luglio 2020.

 

 


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