Per tener conto dell’impatto dell’emergenza COVID-19 sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e, conseguentemente, sull’operatività dei loro intermediari, è in corso di emanazione il DPCM che proroga il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.
Il termine di versamento in scadenza il 30 giugno sarà prorogato al 20 luglio, senza corresponsione di interessi.
Il mini-rinvio “tecnico” con atto amministrativo (il DPCM) di 20 giorni si inserisce, probabilmente, in un disegno più ampio teso a prorogare, in sede di conversione del DL 34/2020 (decreto rilancio) o di emanazione del prossimo DL “Semplificazione”, detti versamenti al mese di settembre.
Il nostro Studio consiglia, però, una scrupolosa pianificazione dei pagamenti che va eseguita prestando attenzione all’ingorgo di settembre e cioè quando giungeranno a scadenza non solo i versamenti tributari sospesi da marzo a maggio (e, come si diceva, probabilmente giugno) ma anche, si pensi alla moratoria di mutui e leasing, gli impegni contrattuali “congelati” dal DL 23/2020 (c.d. decreto liquidità).
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