Decreto Agosto, cinema e teatri, niente seconda rata dell’Imu

 

Introduzione dell’esenzione della seconda rata Imu per le unità adibite a cinema e teatri nonché a discoteche, night club e simili, a condizione che i gestori coincidano con i proprietari. Esenzione totale da imposta per cinema e teatri per gli anni 2021 e 2022. E ancora, proroga a tutto il 2020 dell’esenzione da Tosap/Cosap delle imprese di pubblico servizio e ripristino dell’originaria sfera applicativa dell’ex maggiorazione Tasi dello 0,8 per mille. Sono le novità introdotte dal decreto di Agosto in materia di tributi comunali.

 

Viene estesa alla seconda rata l’esenzione Imu accordata dal decreto rilancio in favore:

  1. degli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali nonché immobili degli stabilimenti termali;
  2. degli immobili della categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni), immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case ed appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i proprietari coincidano con i gestori;
  3. degli immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni

 

A questi esoneri si aggiunge l’azzeramento della seconda rata avente ad oggetto gli immobili di categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici e teatrali e le unità destinate a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Si dispone inoltre la totale esenzione da imposta per le annualità 2021 e 2022 con riferimento alle suddette fattispecie dei teatri e dei cinema, subordinandola all’autorizzazione della Commissione Ue.

 

L’esenzione da Tosap/Cosap delle occupazioni di suoli pubblici effettuate da pubblici esercizi (bar e ristoranti), inizialmente disposta fino al 31 ottobre dal decreto Rilancio, viene ampliata fino a tutto il 2020.

 

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