Life 2020, chiamata per progetti sui cambiamenti climatici

 

Bando aperto fino al 6 ottobre con una dotazione finanziaria che, solo nel 2020, vale 73 milioni di euro. Con un aumento del budget complessivo del 30% rispetto allo scorso anno, in previsione di un incremento sostanzioso delle proposte.

 

Negli ultimi anni sono sempre più frequenti gli eventi meteorologici estremi che colpiscono il nostro paese. Per sviluppare progetti specifici per dare una risposta ai cambiamenti climatici in linea con le strategie europee, allora, può essere opportuno affidarsi al Programma Life. Si tratta dello strumento finanziario, amministrato dalla agenzia europea per le piccole e medie imprese Easme, che l’Ue ha sviluppato e istituito nel 1992 per sostenere la conservazione della biodiversità e natura e, più, recentemente anche l’azione per il clima.

 

Il bando «Life Call 2020 Climate Action» è aperto ed ha una dotazione finanziaria complessiva per questo 2020 di ben 73 milioni di euro che fanno parte degli oltre 800 milioni stanziati nel periodo 2014-2020.

 

Sono tre le aree prioritarie in cui possono ricadere i progetti da finanziare:

  • Mitigazione dei cambiamenti climatici (Ccm) ovvero progetti che promuovono la riduzione delle emissioni di gas serra e la conservazione e il miglioramento dei pozzi di assorbimento del carbonio naturale;
  • Adattamento ai cambiamenti climatici (Cca), che comprende progetti che supportano il rafforzamento della resilienza ai cambiamenti climatici, come ad esempio la gestione dei costi delle alluvioni, la resilienza dell’agricoltura, la silvicoltura, il turismo e gli eventi metereologici estremi;
  • Governance e informazione sul clima (Gic), per progetti di informazione, sensibilizzazione e diffusione nel settore clima.

 

I progetti, oltre a ricadere in una delle tre aree prioritarie, possono presentare uno o più dei seguenti approcci: buone pratiche, dimostrativi, pilota (ovvero che sperimentano sul campo nuove tecniche di mitigazione/adattamento) o informazione/governance sul clima. Le iniziative proposte hanno tipicamente una durata dai tre ai cinque anni e un budget di almeno un milione di euro (con un tasso di cofinanziamento da parte dell’Ue fino al 55%).

 

A differenza del sottoprogramma «Ambiente», il sottoprogramma «Clima» prevede una sola fase di presentazione della proposta progettuale che consiste nella elaborazione e l’invio di una proposta completa (full proposal) di circa 100-200 pagine in una delle lingue ufficiali del Ue entro il 6 ottobre 2020 attraverso il sistema online di invio delle proposte.

 

Tra i temi suggeriti quest’anno ne troviamo di molto attuali: migliorare la gestione delle acque piovane e la resilienza alla siccità, il miglioramento di sistemi di drenaggio rurali e urbani, ridurre il rischio di perdita di habitat a causa di incendi boschivi e l’adattamento urbano e la pianificazione dell’uso del suolo.

 

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