A partire dal 15 Dicembre 2020 le PMI potranno presentare le domande per il bando “digital transformation” previsto dal decreto crescita 2019, volto a sostenere la realizzazione di progetti di trasformazione tecnologica e digitale. Il bando prevede un finanziamento del 40% a tasso zero della durata massima di 7 anni ed un contributo del 10% a fondo perduto per importi dai 50.000 euro ai 500.000 euro.
I progetti finanziabili devono essere diretti all’implementazione delle seguenti tecnologie:
- Tecnologie individuate nel piano Impresa 4.0: advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics
- Tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
- All’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
- Al software;
- Alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
- Ad altre tecnologie, quali sistemi die-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchangeEDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
Possono partecipare le imprese devono possedere, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le seguenti caratteristiche:
- Essere iscritte e risultare attive nel Registro delle imprese;
- Operare in via prevalente/primaria nel settore manifatturieroe/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, nonché, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un’ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili;
- Avere conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
- Aver approvato e depositato almeno due bilanci;
- Non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente
Le PMI in possesso di questi requisiti possono presentare un progetto anche congiuntamente tra loro, purché in numero comunque non superiore a dieci imprese. Questi progetti saranno realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato. In questo caso le forme contrattuali di collaborazione devono prevedere quale soggetto promotore capofila un DIH-digital innovation hub o un EDI-ecosistema digitale per l’innovazione di cui al Piano nazionale Impresa 4.0, che assume il ruolo di referente nei confronti del Ministero circa la corretta esecuzione del progetto, nonché la rappresentanza dei soggetti partecipanti per tutti i rapporti con il Ministero medesimo, ivi inclusi quelli relativi alle attività di erogazione delle agevolazioni.
Al fine di dimostrare la coerenza dei progetti di trasformazione tecnologica e digitale proposti con le caratteristiche individuate dal decreto, oltre alla domanda di agevolazione, le aziende proponenti dovranno presentare una proposta progettuale contenente le seguenti informazioni:
- La descrizione dettagliata delle attività previste per la realizzazione del progetto di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione ovvero dei beni/servizi da acquistare nell’ambito del progetto di investimento;
- L’indicazione dei costi connessi allo svolgimento del progetto e la loro ragionevolezza rispetto al progetto da realizzare;
- La rispondenza del progetto con le finalità del decreto;
- L’individuazione di parametri di performance connessi alla realizzazione del progetto, inclusa la loro misurazione.
Le spese e i costi ammissibili nell’ambito dei progetti devono essere sostenuti direttamente dal soggetto beneficiario e pagati dallo stesso e sono quelli relativi a:
- Il personale dipendentedel soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro, nella misura in cui è impiegato nelle attività previste dal progetto, ad esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
- Gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.
- I servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per la realizzazione del progetto, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato.
- Le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.
Attenzione i progetti dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni ed essere ultimati non oltre il termine di 18 mesi decorrenti dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, in un periodo della durata massima di 7 anni.