Consap, la controllata del ministero dell’Economia che gestisce il plafond, ha ufficializzato in una nota che una parte degli interventi fatti nei mesi scorsi sul Fondo Gasparrini per la sospensione dei mutui prima casa non ha superato la scadenza del 17 dicembre. Le proroghe inserite nella legge di conversione del Dl Ristori, infatti, non hanno allungato la vita ad alcune misure di semplificazione.
Una formula che nasconde un peggioramento degli strumenti a disposizione dei cittadini: a decorrere da ieri, quindi, «e fino ad eventuali nuove proroghe», le deroghe previste per l’emergenza Covid 19 non potranno più essere contemplate.
Ma quali sono queste deroghe? Anzitutto – prosegue Consap -, «le categorie che non potranno accedere ai benefici del Fondo sono i lavoratori autonomi/liberi professionisti e le cooperative edilizie a proprietà indivisa».
Ma cambiano anche alcuni requisiti di accesso al fondo, modificati per un periodo transitorio. Sarà nuovamente richiesta la presentazione dell’indicatore di Isee, prima di accedere al plafond. Saranno ammissibili al Fondo solo i mutui di importo massimo fino a 250mila euro (fino a due giorni fa, il limite era a 400mila euro).
Ancora, i mutui già ammessi alla garanzia del Fondo «prima casa» non potranno accedere alla sospensione del pagamento delle rate. E non sarà possibile richiedere la sospensione per i mutui che abbiano già fruito di 18 mesi di sospensione o di due periodi di sospensione, anche nel caso in cui sia ripreso, da almeno tre mesi, il regolare ammortamento delle rate.
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