Con il Cdm del 4 gennaio, il Governo ha approvato il nuovo Decreto Ponte. Sarà in vigore dal 7 al 15 gennaio.
SPOSTAMENTI RIDOTTI: Zona gialla rafforzata nei feriali, con divieto di spostamento tra regioni, salvo che per motivi lavorativi, di salute o necessità. Rimane possibile spostarsi verso un’altra abitazione nella regione per un massimo di due persone. Confermato il coprifuoco alle 22. Bar e ristoranti saranno aperti, il 7 e 8 gennaio, fino alle 18. Tutta Italia in zona arancione nel week-end del 9 e 10. Consentiti gli spostamenti dai comuni inferiori a 5 mila abitanti, ma non verso i capoluoghi di provincia. Nei territori in zona rossa, rimane la possibilità di spostarsi una sola volta al giorno in massimo due persone. Viene prorogato il divieto di ospitare in casa più di due parenti o amici, ad esclusione dei minori di 14 anni.
INASPRIMENTO CRITERI DI SCELTA DEGLI SCENARI DI RISCHIO: A partire dall’11 gennaio, viene reintrodotta la divisione in fasce di rischio. Con Rt 1 si entra in zona arancione, con 1,25 in zona rossa. Prima il limite era a 1,25 per la zona arancione e 1,50 per la rossa. Le misure si applicano nelle regioni in cui si manifestano contagi superiori a 50 ogni 100mila abitanti. Dal 15 gennaio potrebbe essere inserita la “zona bianca”, in cui le regioni “virtuose” potrebbero riaprire musei, teatri e sale da concerto.
SCUOLA: La riapertura delle scuole (solo le superiori) slitta all’11 gennaio, con attività in presenza degli studenti al 50%. Veneto e Friuli, tramite un’ordinanza dei presidenti Zaia e Fedriga, hanno deciso di non riaprire le superiori fino al 1° febbraio.
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