Al via la presentazione delle domande per la richiesta di contributo per i locatori che hanno concesso, o hanno intenzione di concedere, una riduzione del canone. Per la richiesta c’è tempo fino al 6 settembre, ma le rinegoziazioni possono essere comunicate fino al prossimo 31 dicembre.
Il decreto Ristori ha introdotto un contributo a fondo perduto per i locatori che riducono il canone ai loro inquilini. Se il locatore teme di non incassare i canoni di locazione, la riduzione rappresenta una opportunità considerato che, in base all’articolo 26 del Tuir, i redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo concorrono a formare il reddito anche se non percepiti, a meno che la mancata percezione non sia provata dall’intimazione di sfratto o dall’ingiunzione di pagamento.
Per beneficiare del contributo occorre rispettare tre condizioni:
- l’immobile deve essere concesso in locazione con contratto in essere al 29 ottobre 2020 e adibito ad abitazione principale del locatario. L’agenzia delle Entrate ha precisato che tale requisito è soddisfatto quando il conduttore dimori abitualmente nell’abitazione e, quindi, abbia lì stabilito la residenza anagrafica;
- il contributo spetta solo con riferimento agli immobili situati nei Comuni ad alta tensione abitativa. Sono tali i capoluoghi di provincia, i Comuni confinanti e alcuni altri centri di medie dimensioni. È possibile consultare l’elenco completo sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti;
- l’ultimo requisito è, appunto, la concessione di una riduzione del canone che non è stabilita per legge ma che è a discrezione del locatore. Si deve però tener conto che il contributo spetta per un importo massimo di 1.200 euro per ciascun locatore e che il contributo è pari, teoricamente, al 50% della riduzione concessa. “Teoricamente” perché solo dopo il ricevimento di tutte le domande, l’agenzia delle Entrate fisserà la percentuale effettiva di erogazione (che sarà comunicata con un provvedimento), calcolata in base al rapporto tra il totale dei contributi richiesti e i fondi stanziati (100 milioni di euro).
Le rinegoziazioni devono essere comunicate all’agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre 2021 avvalendosi del modello RLI.
Ciascun locatore deve compilare un modello per ogni immobile posseduto indicando le riduzioni concesse a partire dal 25 dicembre 2020 (quelle precedenti sono escluse) sia quelle che si intende concedere fino al 31 dicembre 2021. Il contributo sarà erogato solo sulle rinegoziazioni effettivamente comunicate: perciò una riduzione che non si concretizza non darà luogo ad aiuti. Devono essere comunicate anche le eventuali variazioni in aumento; il contributo sarà infatti calcolato solo sul canone effettivamente ridotto e in proporzione al periodo per cui la riduzione è concessa.
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