Bonus idrico, arriva il modello per gli esercenti. Si tratta del documento attraverso il quale il venditore certifica le modalità di pagamento, le tipologie di beni acquistati e il totale della spesa effettuata dal beneficiario per la quale si chiede il rimborso.
Le spese includeranno l’Iva e che saranno inclusi anche i beni acquistati online. «L’obiettivo – spiega il ministero – è quello di fornire agli utenti il supporto necessario», in attesa del buon esito delle domande, che potranno essere caricate in piattaforma nel mese di gennaio 2022.
Il bonus ha un massimale di mille euro, per interventi effettuati nel corso del 2021, e ha un tetto: la domanda potrà essere presentata per un solo immobile, per una sola volta e da un solo cointestatario o titolare di diritto reale.
Il bonus è riconosciuto anche per le attività collegate all’installazione. Il decreto parla, infatti, di fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a sei litri e relativi sistemi di scarico, «compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti». In alternativa, sarà possibile chiederlo per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a sei litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a nove litri al minuto, «compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti».
Il bonus può essere richiesto per tutte le spese effettuate nel corso del 2021: quindi, anche spese dei mesi scorsi. All’istanza di rimborso andrà allegata una copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui dovrà essere riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica (soprattutto i forfettari), sarà sufficiente l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, una copia del versamento bancario o postale o l’attestazione di altri sistemi di pagamento, come carte di credito e di debito, accompagnata da documentazione del venditore «idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato». Ci sarà , insomma, una via semplificata.
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