Attività creative, incentivi per la transizione digitale

 

Il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a 75mila euro della spesa nei limiti del regime “de minimis”. Il bando prevede una dotazione finanziaria di 115 milioni , proveniente dal Sub-Investimento 3.3.2 «Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale» del Pnrr.

 

Le agevolazioni sono rivolte alle micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché agli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al Runts, che risultano costituiti al 31 dicembre 2020. I beneficiari devono operare nei settori culturali e creativi della musica, audiovisivo e radio, moda, architettura e design, arti visive, spettacolo dal vivo e festival, patrimonio culturale materiale e immateriale, artigianato artistico, editoria, libri e letteratura o in un’area interdisciplinare.

 

Sono ammissibili al bando «Transizione digitale organismi culturali e creativi» gli interventi relativi alla creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online. Sono ammessi quelli relativi alla diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico, finalizzati alla diminuzione del divario territoriale o al raggiungimento di categorie deboli, o finalizzati alla diffusione verso l’estero. Possono riguardare attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso piattaforme digitali e nuovi format narrativi, la digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione. Possono essere inerenti all’incremento del crowdsourcing e allo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti.

 

L’avviso è finalizzato a fornire supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale lungo l’intera catena del valore (produzione, coproduzione, gestione, distribuzione e incontro con il pubblico). Nel dettaglio vuole favorire l’avanzamento del livello di maturità tecnologica delle organizzazioni culturali e creative. Vuole rendere le organizzazioni culturali e creative italiane competitive a livello internazionale in termini di offerta culturale digitale. Tende a favorire la creazione di reti tra diverse organizzazioni creative, improntate alla sperimentazione digitale consapevole. Cerca di creare e implementare, in termini di fruizione digitale e tecnologica, strumenti innovativi, efficaci, esportabili e competitivi sia del patrimonio culturale sia di espressioni e di prodotti della creatività contemporanea. Vuole incentivare il rinnovamento digitale dei presidi culturali. Mira ad utilizzare le nuove tecnologie per rendere accessibili i contenuti culturali e le complessità legate al territorio, anche in termini di percezione del patrimonio e di miglioramento della qualità della vita attraverso la creatività contemporanea. Tende a favorire l’integrazione all’interno delle dinamiche collettive e l’inclusione della cittadinanza attiva nell’ambito dell’accesso alla cultura, in particolare nelle aree marginali.

 

Infine, tende ad incentivare la stabile collocazione di figure professionali, in ambito culturale, formate in termini di competenze tecnologiche e informatiche, da impiegare in modo continuativo all’interno dei presidi culturali. Tali figure potranno agevolare la costruzione di reti e facilitare il contatto e lo scambio con le altre realtà nazionali e internazionali. Le domande possono essere presentate tramite portale telematico di Invitalia dal 3 novembre 2022 al 1° febbraio 2023, con procedura valutativa a graduatoria.

 

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