Fringe benefit esenti fino a 3mila euro, dall’auto i primi risparmi

 

Il Dl Aiuti bis ha incluso tra i fringe benefit i rimborsi delle spese per acqua gas e luce ai lavoratori.

 

La soglia di non imponibilità dei fringe benefit fino a 3mila euro appena introdotta per il 2022 dal decreto Aiuti quater può portare in sede di conguaglio fiscale di fine anno a una busta paga di dicembre con oltre mille euro di crediti fiscali e previdenziali da restituire ai dipendenti assegnatari di auto aziendali di medio-grandi dimensioni, date loro in uso promiscuo senza riaddebito. Al contrario, con un corrispettivo di 200 euro (o superiore) al mese trattenuto per l’uso del veicolo, il valore del benefit si può annullare, o quasi, e lo stesso accade al beneficio fiscale.

 

In ogni caso, le buste paga di novembre e dicembre saranno più pesanti per quei dipendenti che riceveranno il rimborso di utenze domestiche di acqua, energia elettrica e gas, alle condizioni previste dalla disciplina e circolare 35/E del 2022. Ma anche l’eventuale percezione di beni e servizi, anche sotto forma di buoni acquisto per la spesa o l’abbigliamento, aiuta a contrastare l’inflazione senza l’aggravio del cuneo fiscale.

 

Destinatari dei fringe benefit agevolati dal Dl Aiuti quater sono i dipendenti, i relativi familiari ex articolo 12 del Tuir e i soggetti con redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, come gli amministratori di società, i co.co.co, gli stagisti e così via. Le erogazioni possono essere di tipologia ed entità diverse tra i lavoratori, e riguardare solo un dipendente o solo alcuni.

 

I costi sostenuti per l’acquisto di tali beni e servizi sono pienamente deducibili dal reddito d’impresa in base all’articolo 95 del Tuir, mentre l’Iva è indetraibile per mancanza di inerenza, a meno che gli stessi non formino l’oggetto dell’attività di impresa, nel qual caso però sono imponibili nelle successive cessioni ai dipendenti, salvo rinuncia dell’impresa alla detrazione sui relativi acquisti.

Infine, l’agevolazione sui fringe benefit è cumulabile con i buoni benzina esentasse fino a 200 euro (articolo 2 del Dl 21/2022); i beneficiari devono essere dipendenti di datori di lavoro privati e, anche qui, non si può superare la soglia, a pena di perdere l’incentivo fiscale.

 

Che cosa cambia per il 2022

 

Il Dl Aiuti quater ha portato il limite di non imponibilità a 3mila euro, specificando che la nuova disciplina si innesta nella prima parte del terzo periodo del comma 3, articolo 51 del Tuir che, pertanto, continua a essere pienamente efficace, tenuto conto delle deroghe apportate (il nuovo limite e l’aggiunta delle utenze): se il tetto di esenzione di 3mila euro viene superato, dunque, tutto l’importo diventa imponibile, annullando il beneficio fiscale.

 

Per questa ragione, serve attenzione nell’individuare quali sono i fringe benefit che rientrano nel plafond di 3mila euro e come determinare esattamente il loro valore.

 

I dipendenti assegnatari di auto in uso promiscuo senza riaddebito sono tra i soggetti più a rischio di sforare il limite dei 3mila euro. Ma per coloro che vi rientrano, il beneficio sarà “automatico” già in sede di conguaglio. Infatti, in assenza di altre variazioni, la riduzione dell’imponibile fiscale del dipendente rispetto a quello previsto, da una parte andrà a impattare sullo scaglione con l’aliquota Irpef più elevata, dall’altra avvantaggerà anche l’azienda, in termini di minori contributi da versare.

 

In generale, per coloro che hanno capienza nel plafond, si potrà ragionare sulla conversione di parte o tutto il premio di risultato in benefit, se si rientra nella relativa disciplina agevolativa e se ciò è consentito in base agli accordi sindacali di secondo livello stipulati in azienda. Tuttavia, considerato che, per molti, i premi sono stati già stati erogati nel corso dell’anno, questa via appare davvero stretta.

 

Dalle nuove misure potranno trarre un vantaggio le aziende che sono già tenute a erogare benefit in base a obblighi contrattuali o accordi sindacali, naturalmente anche rivedendoli al rialzo. Ma i benefit potranno essere erogati volontariamente, gratuitamente e senza particolari formalità anche da imprese e professionisti che finora non se ne sono avvalsi.

 

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