Occorre un’articolazione attenta alla specificità e alla dimensione aziendale.
I documenti elaborati dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti sono strumenti utili per verificare la conformità delle scelte organizzative alle norme vigenti e ai principi di buona gestione, nonché per individuare eventuali aree di miglioramento.
Le check list sono suddivise in tre livelli: base, intermedio e avanzato, a seconda della complessità e della dimensione dell’impresa. Ogni livello contiene una serie di domande da porsi per valutare gli aspetti chiave degli assetti organizzativi, quali:
– la definizione degli obiettivi strategici e operativi;
– la suddivisione delle responsabilità e delle funzioni;
– la dotazione di risorse umane, finanziarie e tecnologiche;
– i sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi;
– le modalità di comunicazione interna ed esterna;
– il rispetto delle norme legali, fiscali, contabili e sociali.
Le check list sono accompagnate da una guida esplicativa che illustra i criteri e le fonti normative di riferimento per ciascun aspetto. Inoltre, sono forniti degli esempi pratici di applicazione delle check list a diversi tipi di imprese, quali società di capitali, cooperative, enti non profit, imprese familiari e start-up.
Le check list per valutare gli assetti organizzativi sono uno strumento utile sia per i commercialisti che per gli imprenditori, in quanto consentono di:
– verificare la coerenza tra gli assetti organizzativi e gli obiettivi dell’impresa;
– individuare eventuali criticità o lacune negli assetti organizzativi;
– suggerire possibili soluzioni o azioni correttive;
– documentare le scelte organizzative adottate dall’impresa;
– dimostrare il rispetto delle norme vigenti e dei principi di buona gestione.
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