Nuova imposta sulle cripto-attività in Italia: cosa devi sapere

 

L’introduzione di una nuova imposta sul valore delle cripto-attività segna un punto di svolta significativo nel trattamento fiscale di questi strumenti in Italia.

La Circolare Ministeriale 30/E del 2023, emessa dall’Agenzia delle Entrate, ha fornito chiarimenti cruciali riguardo alla tassazione diretta e indiretta delle cripto-attività, toccando aspetti fondamentali come l’IVA, l’imposta di bollo, la nuova imposta sul valore delle cripto-attività stesse, e l’imposta sulle successioni e donazioni.

La legge di Bilancio 2023, con i commi dal 126 al 147 dell’articolo 1, ha introdotto specifiche disposizioni tributarie per le cripto-attività, modificando alcune norme relative all’imposta di bollo e istituendo l’imposta sul valore delle cripto-attività. Questa nuova tassazione riflette l’intenzione del legislatore di adeguare il sistema fiscale italiano alla crescente prevalenza e importanza delle cripto-attività nel panorama economico-finanziario attuale.

 

Per quanto riguarda l’IVA, il legislatore non ha fornito disposizioni specifiche per le cripto-attività, lasciando spazio a una valutazione caso per caso per determinare la loro natura, funzione e scopi. Questo approccio è in linea con la necessità di distinguere tra le varie tipologie di cripto-attività, che possono variare notevolmente in termini di funzione e utilizzo. La Circolare ribadisce che le operazioni su cripto-valute sono generalmente esenti da IVA, in quanto considerate operazioni finanziarie.

 

Inoltre, la Circolare fornisce dettagli sul trattamento dell’imposta di bollo e introduce l’imposta sul valore delle cripto-attività (IVCA), che si applica in assenza di un intermediario. Questa nuova imposta è calcolata sulla base del valore delle cripto-attività al 31 dicembre di ogni anno o all’ultimo periodo di detenzione se cedute durante l’anno.

 

Importante è anche il trattamento delle cripto-attività ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni, con la Circolare che specifica che queste rientrano tra i beni e i diritti soggetti a tassazione. La base imponibile è determinata dal valore venale in comune commercio delle cripto-attività, che deve essere rilevato attraverso la piattaforma di exchange dove sono state acquistate o una piattaforma analoga.

 

Queste nuove disposizioni riflettono un’evoluzione significativa nel trattamento fiscale delle cripto-attività in Italia, segnalando un riconoscimento formale del loro ruolo e importanza nell’economia moderna. Con l’introduzione dell’IVCA e i chiarimenti sulla tassazione indiretta, l’Italia si muove verso una maggiore regolamentazione e integrazione delle cripto-attività nel proprio sistema fiscale, adeguandosi alle dinamiche del mercato globale e alle sfide poste dalla digitalizzazione dell’economia.

 

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