Le agevolazioni previste per le assunzioni dei percettori di NASPI nel 2024 mirano a incentivare l’inserimento nel mondo del lavoro di coloro che stanno ricevendo questa forma di sostegno al reddito. Questo articolo esamina la normativa attuale, i beneficiari, la misura del beneficio e la modalità di richiesta dell’incentivo.
L’agevolazione è regolata dall’articolo 7, comma 5, lettera b), del D.L. n. 76/2013 e dalla legge n. 99/2013, che hanno modificato la legge 92/2012. Il beneficio consiste in un contributo mensile pari al 20% dell’indennità NASPI che il lavoratore avrebbe percepito, per ogni mensilità di retribuzione erogata al lavoratore.
I beneficiari dell’incentivo includono tutti i datori di lavoro privati operanti nel territorio italiano, inclusi enti pubblici economici, studi professionali, cooperative, imprese di somministrazione di lavoro e società in house della pubblica amministrazione.
Il beneficio originariamente era pari al 50% dell’indennità di disoccupazione NASPI, ma è stato ridotto al 20% secondo l’articolo 24, comma 3, del D.Lgs. 24.09.2015, n. 150.
Per richiedere l’incentivo, i datori di lavoro devono trasmettere una dichiarazione di responsabilità alla Sede INPS presso cui assolvono i propri obblighi contributivi, usando il modello aggiornato contenuto nella circolare INPS n. 102/2014.
L’incentivo è cumulabile con altre agevolazioni contributive, ma non con aiuti di tipo finanziario come Io Lavoro o il Reddito di Cittadinanza.
Per accedere al beneficio, i datori di lavoro devono dimostrare la regolarità contributiva (DURC), rispetto delle norme sul lavoro e degli accordi contrattuali.
La procedura di richiesta e conferma del beneficio segue le indicazioni della circolare INPS n. 175/2013, e il recupero del contributo è effettuato tramite UniEmens.