Nuovi incentivi per giovani imprenditori: tre aiuti per avviare attività proprie sotto i 35 anni

 

Il Decreto Legge Coesione, varato il 30 aprile dal Governo, introduce tre nuovi incentivi per supportare i giovani sotto i 35 anni nell’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriale o professionale. Questa iniziativa si propone di affiancare gli sgravi contributivi già previsti per l’assunzione di lavoratori dipendenti, ampliando il supporto agli imprenditori emergenti. Con un finanziamento complessivo di 940,2 milioni di euro, queste misure mirano a stimolare l’autoimpiego e l’innovazione in tutto il territorio nazionale.

Aiuti Regionali: “Autoimpiego Centro Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0”

I primi due incentivi sono specificatamente orientati al sostegno territoriale:

1. Autoimpiego Centro Nord Italia: Destinato ai giovani delle regioni del Centro e Nord Italia, questo aiuto prevede voucher o contributi a fondo perduto per l’avvio di nuove attività.

2. Resto al Sud 2.0: Particolarmente focalizzato sulle regioni meridionali — Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, e Sicilia — e sulle aree colpite dai terremoti del 2009 e 2016. Propone condizioni ancora più vantaggiose per stimolare l’imprenditorialità nelle aree più svantaggiate.

I giovani beneficiari possono ricevere fino a 40.000 euro per avviare la propria attività, con un incremento di 10.000 euro per l’acquisto di beni tecnologici e digitali. I contributi a fondo perduto variano in percentuale in base all’investimento, con un massimo del 75% per il Sud e del 65% per il Centro-Nord.

Incentivo Nazionale per l’Innovazione

Il terzo incentivo è indirizzato a tutto il territorio nazionale e si concentra sulle industrie considerate strategiche per lo sviluppo tecnologico e la transizione ecologica. I giovani imprenditori che avviano nuove attività in questi settori e assumono giovani dipendenti possono beneficiare di uno sgravio totale dei contributi sociali, fino a un massimo di 800 euro al mese per lavoratore, per tre anni. Questo incentivo, finanziato con 140,2 milioni di euro, è attualmente in attesa di approvazione dalla Commissione Europea.

 

I decreti di attuazione per queste misure sono ancora in fase di elaborazione, il che significa che gli aiuti non sono immediatamente operativi. Tuttavia, la risposta da parte delle associazioni professionali, come Confprofessioni, è stata estremamente positiva. Il presidente Gaetano Stella ha sottolineato l’importanza di questi incentivi per il supporto ai giovani professionisti, specialmente in un periodo post-pandemico difficile e nella crescente necessità di investimenti digitali.

 

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