Concordato e sanatoria: arriva la precompilata per regolarizzare il passato fiscale

 

A partire da lunedì prossimo, le partite Iva troveranno nel proprio cassetto fiscale una novità significativa: una sanatoria precompilata per regolarizzare i debiti fiscali relativi agli anni 2018-2022. Si tratta di un nuovo strumento introdotto con il concordato preventivo biennale, che rientra tra le misure inserite nel correttivo approvato durante la conversione del decreto legge omnibus. L’obiettivo è semplificare la regolarizzazione delle posizioni fiscali per i contribuenti, rendendo il processo più agevole e immediato.

Come funziona la sanatoria precompilata

La novità riguarda i contribuenti che aderiscono al concordato preventivo biennale. Nel cassetto fiscale sarà disponibile una tabella precompilata contenente i dati necessari e il calcolo dell’imposta sostitutiva, con cui si potranno sanare i debiti accumulati con il Fisco. I dati, elaborati da Sogei, saranno in formato CSV, scaricabili e utilizzabili anche dai professionisti che assistono i contribuenti.

Questa iniziativa punta a promuovere ulteriormente l’adesione al concordato, evidenziando subito i vantaggi per chi decide di aderire e semplificando il calcolo dell’imposta dovuta, che sarà visibile direttamente nel cassetto fiscale. Questa semplificazione mira anche a evitare la proroga della scadenza del 31 ottobre, ultimo giorno utile per aderire all’accordo.

Obiettivi della misura

Il concordato è considerato cruciale per il Governo, che punta a ottenere almeno due miliardi di euro in due anni dalle adesioni. Il gettito raccolto contribuirà alle coperture finanziarie della manovra economica in arrivo, il cui impianto sarà definito lunedì con il Documento programmatico di bilancio (Dpb).

La riduzione per gli anni del Covid

Una delle novità principali riguarda la riduzione prevista per gli anni segnati dalla pandemia. Nel decreto collegato alla manovra, in arrivo a breve, sarà stabilito il parametro per calcolare lo sconto del 30% sulle imposte dovute per gli anni 2020 e 2021. Questa riduzione tiene conto delle difficoltà economiche affrontate dalle partite Iva durante la crisi pandemica.

Meccanismo della sanatoria

L’imposta sostitutiva applicata varia dal 10% al 15%, e viene calcolata su incrementi di reddito che possono andare dal 5% al 50%. Il meccanismo è riservato ai 2,7 milioni di partite Iva che sono soggette agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa), escludendo i contribuenti in regime forfettario. Per aderire alla sanatoria, il contribuente dovrà aver presentato almeno per uno degli anni interessati il modello Isa precompilato.

La gestione del passato fiscale

Con questa mossa, il Governo mira a chiudere le pendenze fiscali del passato attraverso un processo trasparente e facile da gestire, grazie ai dati precompilati. Le tabelle elaborate da Sogei permetteranno ai contribuenti di comprendere immediatamente l’importo da versare per regolarizzare la propria posizione fiscale. Questo strumento semplifica la gestione del passato e contribuisce a stabilire una pace fiscale per il futuro, incentivando così le adesioni al concordato.

Impatto sulla manovra economica

Il concordato preventivo biennale è una delle misure su cui il Governo punta per finanziare la manovra da 24-25 miliardi di euro che verrà definita nelle prossime settimane. I fondi recuperati saranno impiegati per ridurre la pressione fiscale e sostenere altre misure, come la riforma dell’IRPEF e il taglio strutturale del cuneo fiscale. L’attuazione della manovra inizierà già lunedì prossimo con il Dpb, che sarà inviato alla Commissione Europea entro il 15 ottobre.

 

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