Il Decreto Legislativo n. 192/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2024, apporta modifiche significative al sistema fiscale italiano, ridisegnando il trattamento tributario di IRPEF e IRES. Il provvedimento si colloca nel quadro della delega fiscale (legge n. 111/2023) e introduce regole che interessano redditi dei terreni, da lavoro dipendente, autonomo, diversi e d’impresa. Di seguito una spiegazione completa, con tutti i dettagli e senza omissioni.
Redditi dei terreni
Il decreto amplia la definizione di reddito dominicale e agrario, includendo attività agricole innovative. Le novità principali riguardano:
- Coltivazioni fuori suolo: Queste attività, finora escluse, saranno ora considerate reddito dominicale e non più reddito di fabbricati, salvo che gli immobili siano locati.
- Attività tecnologiche e ambientali: Sono incluse le attività che, pur non direttamente legate allo sfruttamento del terreno, si occupano di cicli biologici parziali o completi e utilizzano tecnologie avanzate per la produzione agricola.
- Semplificazione catastale: Un decreto ministeriale definirà le nuove classi catastali, i criteri di dichiarazione e la superficie agricola di riferimento per queste attività.
Redditi da lavoro dipendente
Dal 1° gennaio 2025, le modifiche mirano a incentivare il welfare aziendale e migliorare la chiarezza del trattamento fiscale. Ecco tutti i dettagli:
- Componenti escluse dal reddito imponibile:
- Premi e contributi pagati dal datore di lavoro per i familiari a carico del dipendente.
- Polizze assicurative relative alla non autosufficienza e alla copertura di gravi patologie.
- Componenti incluse nel reddito imponibile:
- Somme percepite dal lavoratore per la rinuncia volontaria all’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria, una misura applicabile per chi ha già maturato i requisiti minimi pensionistici.
Queste modifiche rendono più chiaro e uniforme il calcolo del reddito, differenziando nettamente le componenti soggette a tassazione da quelle esenti.
Redditi da lavoro autonomo
La riforma estende il principio di omnicomprensività ai redditi autonomi. In concreto:
- Determinazione del reddito:
- Il reddito è dato dalla differenza tra tutti i proventi percepiti e le spese sostenute nel periodo d’imposta, applicando il principio di cassa.
- Eccezioni al principio di cassa:
- Ammortamenti, leasing e trattamento di fine rapporto (TFR) continueranno a seguire regole specifiche.
- Spese deducibili:
- Viene migliorata la definizione di spese ammesse in deduzione, come i rimborsi di costi sostenuti per conto del cliente, le plusvalenze e minusvalenze, e la deducibilità di beni strumentali.
Queste modifiche mirano a semplificare il quadro normativo, fornendo regole più chiare per i professionisti.
Redditi diversi
Il decreto ridefinisce anche i criteri per il calcolo delle plusvalenze su immobili:
- Inclusione di costi rilevanti:
- Imposta sulle donazioni e altri costi incrementativi saranno conteggiati nel prezzo di acquisto degli immobili ai fini del calcolo delle plusvalenze.
- Applicazione delle regole:
- Le nuove disposizioni si applicano a immobili acquistati o costruiti da meno di cinque anni, terreni edificabili e immobili oggetto di interventi agevolati come il Superbonus.
L’entrata in vigore di queste norme è prevista per il 31 dicembre 2024.
Redditi d’impresa
Il decreto introduce semplificazioni e allineamenti per ridurre la complessità fiscale delle imprese. I punti centrali sono:
- Eliminazione del doppio binario fiscale:
- Rimanenze di magazzino: Viene eliminata la discrepanza tra il valore contabile e quello fiscale.
- Plusvalenze da cessione: Uniformati i valori contabili e fiscali delle cessioni di beni strumentali.
- Imputazione temporale: Migliorata la coerenza tra i criteri contabili e fiscali per le operazioni straordinarie.
- Gestione delle perdite fiscali:
- Le nuove norme semplificano la compensazione delle perdite, riducendo gli oneri amministrativi per le imprese, soprattutto in caso di fusioni o scissioni.
- Regime fiscale per le operazioni straordinarie:
- Disciplina chiara per scissioni mediante scorporo, conferimenti d’azienda e scambi di partecipazioni.
- Regimi di riallineamento:
- Procedure semplificate per adeguare i valori contabili ai valori fiscali, eliminando opportunità di arbitrati.
Queste misure puntano a una maggiore trasparenza, riducendo il rischio di errori e migliorando la competitività delle imprese.