Omaggi: imposte dirette e IVA non sempre allineate

Nel mese di dicembre, le imprese spesso effettuano omaggi a clienti, dipendenti e altri soggetti. Questi atti gratuiti, seppur frequenti, devono essere gestiti con attenzione per rispettare le normative fiscali, che differenziano le spese pubblicitarie, di rappresentanza e le liberalità (soprattutto se destinate ai dipendenti). Le differenze tra imposte dirette e IVA spesso richiedono un’analisi approfondita.

Trattamento contabile

Secondo il Principio contabile OIC 12, i costi relativi agli omaggi sono iscritti in bilancio seguendo la loro natura:

  • Voce B6: Include “omaggi e regalie” quando si tratta di beni.
  • Voce B14: Contiene gli “omaggi” non classificabili altrove, come oneri di gestione residuali.

Imposte dirette

Spese di rappresentanza

Gli omaggi possono essere considerati spese di rappresentanza ai sensi dell’articolo 108, comma 2 del TUIR, se rispondono a criteri di inerenza e congruità stabiliti dal DM 19 novembre 2008. Le spese deducibili sono calcolate in base ai ricavi dell’impresa:

  • 1,5% dei ricavi fino a 10 milioni di euro.
  • 0,6% per la parte eccedente i 10 milioni e fino a 50 milioni.
  • 0,4% per la parte eccedente i 50 milioni.

Sono integralmente deducibili i beni di valore unitario non superiore a 50 euro.

Liberalità ai dipendenti

Gli omaggi ai dipendenti sono considerati costi del personale e deducibili integralmente ai sensi dell’articolo 95 del TUIR. Tuttavia, le spese di ricreazione (ad esempio, feste aziendali) sono deducibili entro il 5 per mille delle spese per prestazioni di lavoro dipendente.

Spese pubblicitarie

Sono caratterizzate da un onere correlato a una controprestazione (es. sponsorizzazioni) e deducibili senza i limiti delle spese di rappresentanza. Per distinguere tra le due tipologie, è possibile presentare un’istanza d’interpello qualificatorio.

Disciplina IVA

Omaggi di beni rientranti nell’attività d’impresa

Le cessioni gratuite di beni prodotti o commercializzati dall’impresa sono rilevanti ai fini IVA, salvo che l’imposta sull’acquisto non sia stata detratta. La base imponibile è costituita dal prezzo di acquisto o dal costo di produzione del bene.

Omaggi di beni estranei all’attività d’impresa
  • Valore fino a 50 euro: L’IVA sull’acquisto è detraibile e la cessione gratuita è esclusa dal campo di applicazione IVA.
  • Valore superiore a 50 euro: L’IVA non è detraibile e la cessione è esclusa dall’ambito IVA.
Omaggi a dipendenti

Le liberalità ai dipendenti seguono le regole delle spese di rappresentanza per i beni, ma se riguardano servizi, non sono soggette alla soglia di 50 euro e sono escluse dal campo IVA.

Novità per il 2025

Dal 2025, le spese di rappresentanza e gli omaggi saranno deducibili solo se sostenuti tramite strumenti di pagamento tracciabili, in linea con quanto previsto dalla bozza della Legge di Bilancio 2025.

Tavola Riassuntiva

Tipo di Spesa Imposte Dirette IVA
Omaggi a clienti (beni ≤ 50€) Deducibili come rappresentanza Non rilevanti ai fini IVA
Omaggi a clienti (beni > 50€) Deducibili entro i limiti di congruità IVA indetraibile
Omaggi a dipendenti Integralmente deducibili Esclusi dal campo IVA
Spese pubblicitarie Integralmente deducibili Rilevanti ai fini IVA

 

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