Misure per la genitorialità nella Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità a sostegno delle famiglie e dei genitori lavoratori. Tra le principali misure troviamo l’aumento del congedo parentale indennizzato all’80%, un bonus una tantum per i nuovi nati e significative agevolazioni per le rette degli asili nido e le lavoratrici madri. Ecco un’analisi dettagliata delle principali disposizioni.

Aumento del Congedo Parentale Indennizzato

Dal 1° gennaio 2025, il congedo parentale indennizzato all’80% è esteso a un terzo mese. La misura riguarda i genitori lavoratori dipendenti il cui periodo di congedo obbligatorio termina dopo il 31 dicembre 2024.

  • Durata: Tre mesi per ciascun genitore, non trasferibili all’altro, più tre mesi aggiuntivi da dividere tra i genitori, tutti indennizzati all’80%.
  • Condizioni: Applicabile ai lavoratori dipendenti con figli di età inferiore ai sei anni.
  • Esclusioni: Non è riconosciuto ai genitori che appartengono ad altre categorie lavorative (ad esempio, autonomi).

Questa disposizione mira a ridurre le disparità di genere, offrendo un supporto economico maggiore alle famiglie e incentivando una maggiore condivisione dei compiti genitoriali.

Bonus Una Tantum per i Nuovi Nati

A partire dal 1° gennaio 2025, per ogni figlio nato o adottato, l’INPS riconoscerà un assegno una tantum di 1.000 euro.

  • Requisiti per il Genitore Richiedente:
    • Residenza in Italia.
    • Cittadinanza italiana, UE o soggiorno regolare per i cittadini extra-UE.
  • Limiti Economici:
    • Indicatore ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
  • Modalità:
    • Su domanda, l’importo sarà erogato nel mese successivo alla nascita o all’adozione.

Il bonus mira a offrire un primo supporto economico per i neogenitori, in linea con le politiche di sostegno alla natalità.

Agevolazioni sulle Rette degli Asili Nido

La manovra rivede il buono per le rette degli asili nido, con nuove fasce ISEE e criteri di accesso:

  • Fasce di Importo:
    • 3.000 euro annui per ISEE fino a 25.000 euro.
    • 2.500 euro annui per ISEE tra 25.001 e 40.000 euro.
    • 1.500 euro annui per ISEE superiore a 40.000 euro.
  • Novità:
    • L’assegno unico non sarà computato nell’ISEE.
    • È necessario che nel nucleo familiare sia presente almeno un figlio nato dopo il 31 dicembre 2023.
  • Limite di Spesa:
    • 942,8 milioni di euro per il 2025. In caso di superamento del limite, gli importi possono essere rivisti.

Questa misura rappresenta un sostegno diretto alle famiglie per i costi dell’educazione prescolare.

Decontribuzione per le Lavoratrici Madri

Un parziale esonero contributivo è previsto per le lavoratrici madri dipendenti, autonome e imprenditrici:

  • Beneficiarie:
    • Madri di almeno due figli, con reddito previdenziale inferiore a 40.000 euro annui.
  • Durata:
    • Fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
    • Dal 2027, per le madri con tre o più figli, fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
  • Esclusioni:
    • Lavoratrici domestiche e coloro che operano in regime forfettario.
  • Dettagli Operativi:
    • Il valore dell’esonero sarà determinato da un decreto ministeriale.

Questa agevolazione è pensata per sostenere le madri lavoratrici, riducendo i costi contributivi e incentivando la permanenza nel mercato del lavoro.

 

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