La Legge 15/2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025, ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 l’utilizzo delle causali individuali per i contratti a termine superiori a 12 mesi. Tale proroga deriva dal Decreto Legge 202/2024 (Milleproroghe), entrato in vigore il 28 dicembre 2024, che ha introdotto disposizioni urgenti in materia di termini normativi. La novità concede alla contrattazione collettiva un anno in più per individuare i casi specifici in cui è possibile superare il limite dei 12 mesi, senza eccedere la durata massima di 24 mesi.
Cosa Cambia per i Contratti a Termine
L’articolo 14, comma 3, del DL 202/2024 ha modificato l’articolo 19, comma 1, lettera b) del Dlgs 81/2015, consentendo di prolungare fino al 31 dicembre 2025 l’utilizzo della causale “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva” per i contratti a termine superiori a 12 mesi. Questa proroga si applica solo quando:
- La contrattazione collettiva non ha ancora definito le proprie causali.
- Esistono esigenze tecniche, organizzative o produttive specifiche.
- Il contratto a termine è utilizzato in sostituzione di altri lavoratori.
Ruolo della Contrattazione Collettiva
Secondo l’articolo 19 del Dlgs 81/2015, la stipula di un contratto a termine oltre i 12 mesi è possibile solo:
- Nei casi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali rappresentative a livello nazionale.
- In assenza di disposizioni della contrattazione collettiva, per “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva” concordate tra le parti.
- Per sostituzione di altri lavoratori.
Causali Individuali e Rischi per i Datori di Lavoro
L’autonomia contrattuale concessa alle parti individuali non è priva di rischi, soprattutto per i datori di lavoro, i quali devono:
- Specificare in modo dettagliato le circostanze che giustificano l’utilizzo delle causali tecniche, organizzative o produttive.
- Evitare causali generiche o vaghe, poiché potrebbero portare, in caso di contenzioso, alla trasformazione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato.
Impatto per le Aziende e Opportunità per la Contrattazione Collettiva
Questa proroga rappresenta un’opportunità per le aziende, consentendo loro di utilizzare contratti a termine superiori a 12 mesi in modo più flessibile, ma richiede un accurato utilizzo delle causali individuali per evitare contenziosi.
La contrattazione collettiva ha ora tempo fino alla fine del 2025 per definire in modo chiaro e specifico le situazioni in cui il contratto a termine può superare i 12 mesi, garantendo una maggiore sicurezza giuridica sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.
Aspetti da Considerare per i Consulenti del Lavoro e le Aziende
- Valutazione accurata delle esigenze aziendali per giustificare le causali tecniche, organizzative o produttive.
- Analisi del contesto normativo e contrattuale collettivo per evitare utilizzi impropri o generici delle causali.
- Preparazione della documentazione necessaria per dimostrare le esigenze operative in caso di contenzioso.
La proroga al 31 dicembre 2025 dell’utilizzo delle causali individuali per i contratti a termine superiori a 12 mesi rappresenta una flessibilità temporanea per le aziende, in attesa che la contrattazione collettiva definisca le proprie causali. Tuttavia, l’utilizzo improprio delle causali può comportare rischi significativi per i datori di lavoro, inclusa la conversione del contratto a tempo indeterminato.