TFR in azienda o al fondo pensione: cosa scegliere e perché

La scelta della destinazione del TFR (Trattamento di Fine Rapporto), ossia se lasciarlo in azienda o conferirlo a un fondo pensione, è una decisione cruciale che può influire significativamente sulla sicurezza finanziaria futura del lavoratore. Si tratta di un’opzione da valutare attentamente, considerando vantaggi fiscali, rendimenti potenziali e implicazioni previdenziali.

In Italia, la decisione deve essere presa entro sei mesi dall’assunzione, e se non viene espressa alcuna preferenza, il TFR viene automaticamente destinato al fondo pensione previsto dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) attraverso il meccanismo del silenzio-assenso.

Cos’è il TFR?

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una retribuzione differita, accantonata ogni mese dal datore di lavoro, che viene corrisposta al dipendente alla cessazione del rapporto di lavoro. Questa somma rappresenta una sorta di liquidazione che si matura durante l’attività lavorativa, ma viene erogata solo al termine del contratto, in caso di dimissioni, licenziamento o pensionamento.

Il lavoratore ha due opzioni:

  • Lasciare il TFR in azienda, dove verrà accantonato e rivalutato annualmente.
  • Conferirlo a un fondo pensione, dove sarà investito sui mercati finanziari e contribuirà a costituire una pensione integrativa.

Le Due Scelte: In Azienda o al Fondo Pensione

1. TFR in Azienda

Se il lavoratore sceglie di lasciare il TFR in azienda:

  • Rivalutazione annuale: Il TFR viene rivalutato annualmente applicando un tasso composto da:
    • 1,5% fisso;
    • 75% dell’inflazione (indice ISTAT).
  • Liquidità immediata: In caso di necessità, è possibile richiedere un’anticipazione del TFR, ad esempio per spese sanitarie o per l’acquisto della prima casa, a determinate condizioni.
  • Controllo diretto: Si ha il controllo diretto sul proprio TFR, senza vincoli di investimento.
  • Rischio aziendale: In caso di fallimento dell’azienda, il TFR è comunque garantito dal Fondo di Garanzia dell’INPS, ma i tempi di liquidazione possono essere lunghi.

2. TFR al Fondo Pensione

Se il lavoratore sceglie di destinare il TFR a un fondo pensione:

  • Rendimenti potenzialmente più elevati: Il TFR viene investito sui mercati finanziari, con rendimenti che variano in base al comparto scelto (obbligazionario, bilanciato o azionario).
  • Deducibilità fiscale: I contributi versati volontariamente (oltre al TFR) sono deducibili dal reddito imponibile fino a un massimo di 5.164,57 euro annui.
  • Tassazione agevolata: La tassazione sulle prestazioni finali varia dal 15% al 9% in base agli anni di permanenza nel fondo, mentre il TFR in azienda è tassato con aliquota media IRPEF degli ultimi 5 anni, che può arrivare fino al 43%.
  • Anticipi e riscatti: Anche nei fondi pensione è possibile ottenere anticipazioni per spese sanitarie, acquisto prima casa e altre necessità, con tassazione agevolata.

Adesione: Esplicita o Tacita

  • Adesione esplicita: Il lavoratore sceglie di conferire il TFR al fondo pensione entro sei mesi dall’assunzione.
  • Adesione tacita (silenzio-assenso): Se entro sei mesi non viene fatta alcuna scelta, il TFR viene automaticamente conferito al fondo pensione previsto dal CCNL applicabile.

Tipologie di Fondi Pensione

Esistono quattro tipologie di fondi pensione in Italia:

  1. Fondi negoziali o chiusi: Riservati a categorie professionali specifiche e istituiti da accordi sindacali.
  2. Fondi aperti: Offerti da banche, società di gestione del risparmio (SGR) e compagnie di assicurazione.
  3. Piani pensionistici individuali (PIP): Contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziali.
  4. Fondi pensione preesistenti: Già esistenti al 15 novembre 1992 e con regolamenti particolari.

Rendimento e Rivalutazione

  • TFR in azienda: Rivalutato annualmente dell’1,5% fisso + 75% dell’inflazione (indice ISTAT).
  • TFR al fondo pensione: Il rendimento dipende dalle scelte di investimento (comparto obbligazionario, bilanciato o azionario) e dall’andamento dei mercati finanziari.

Tassazione a Confronto

  • TFR in azienda:
    • Tassazione separata con aliquota media IRPEF degli ultimi 5 anni, che può arrivare fino al 43%.
  • TFR al fondo pensione:
    • Tassazione agevolata sulle prestazioni finali:
      • 15% se l’anzianità di partecipazione è inferiore a 15 anni;
      • 9% se l’anzianità è superiore a 35 anni.

Quando Scegliere l’una o l’altra Soluzione

TFR in azienda è consigliato quando:

  • Si prevede un aumento dell’inflazione a lungo termine.
  • Si preferisce avere liquidità immediata in caso di necessità.
  • Si vuole evitare il rischio finanziario legato agli investimenti.

TFR al fondo pensione è consigliato quando:

  • Si ha una visione a lungo termine e si punta a un rendimento più elevato.
  • Si desidera beneficiare delle agevolazioni fiscali.
  • Si vuole diversificare l’investimento e ottenere una pensione integrativa.

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