Spese Sanitarie: invio annuale e divieto permanente della Fattura Elettronica allo SDI

Dal 2025, le spese sanitarie saranno soggette a un invio annuale obbligatorio al Sistema Tessera Sanitaria (TS) e il divieto di emissione della fattura elettronica tramite il Sistema di Interscambio (SDI) diventa permanente. Questo è quanto previsto dal decreto correttivo in esame al Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025, che introduce una semplificazione strutturale per tutti gli operatori del settore sanitario.

L’obiettivo è rendere definitivo un sistema già in vigore da anni e garantire la tutela della privacy dei pazienti, in conformità con le regole europee sulla gestione dei dati sensibili.

Perché il divieto di fattura elettronica allo SDI diventa permanente?

Il Regolamento UE GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) stabilisce che i dati sanitari delle persone fisiche sono informazioni sensibili che richiedono un trattamento con particolari cautele. Il Sistema di Interscambio (SDI), utilizzato per l’invio delle fatture elettroniche, non rispetta pienamente questi requisiti, perché non è stato concepito per gestire dati sanitari con il livello di protezione richiesto dall’UE.

Per questo motivo, il DL 119/2018 ha introdotto un primo divieto per l’invio delle fatture sanitarie attraverso lo SDI, divieto che è stato poi prorogato ogni anno. Il nuovo decreto rende definitiva questa esclusione, evitando la necessità di ulteriori proroghe e semplificando il lavoro degli operatori sanitari.

Sistema Tessera Sanitaria (TS) come unica piattaforma di riferimento

Il Sistema Tessera Sanitaria (TS) rimane l’unico canale obbligatorio per la comunicazione delle spese sanitarie. Questo significa che:

  • Tutte le fatture per prestazioni sanitarie B2C dovranno essere trasmesse solo al Sistema TS.
  • Non sarà mai obbligatorio emettere fattura elettronica tramite lo SDI per i servizi sanitari.
  • Gli operatori sanitari dovranno inviare i dati una volta all’anno, anziché con cadenza semestrale, come inizialmente previsto.

L’obiettivo della normativa è quello di garantire la riservatezza dei dati ed evitare duplicazioni burocratiche per i professionisti della sanità.

Le novità sulla trasmissione delle spese sanitarie

1. Invio annuale dei dati al Sistema TS

Una delle principali novità riguarda la cadenza dell’invio delle spese sanitarie: il decreto adempimenti aveva introdotto la trasmissione ogni sei mesi, ma con il nuovo correttivo, già a partire dal 2025, il termine diventa annuale.

  • Scadenza prevista: 31 gennaio dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa.
  • Obbligo per tutti gli operatori sanitari, inclusi medici, farmacie, strutture sanitarie private e pubbliche.

2. Nessuna obbligatorietà della fattura elettronica per le prestazioni sanitarie

Il divieto di fattura elettronica si estende a tutti gli operatori sanitari, anche se non soggetti all’invio al Sistema TS. Questo significa che anche i professionisti che non trasmettono i dati alla precompilata non potranno comunque usare lo SDI per le fatture sanitarie.

3. Nessuna nuova piattaforma per la gestione delle fatture sanitarie

La decisione di rendere definitivo il divieto dello SDI serve anche ad evitare la creazione di una terza infrastruttura per la gestione delle fatture sanitarie. Attualmente esistono due canali separati:

  • Sistema di Interscambio (SDI): utilizzato per la fatturazione elettronica standard.
  • Sistema Tessera Sanitaria (TS): usato per la trasmissione delle spese sanitarie.

L’eventuale creazione di una nuova piattaforma sarebbe stata un costo eccessivo per l’amministrazione pubblica e per gli operatori del settore.

Chi è coinvolto nelle nuove regole?

Il nuovo regime fiscale riguarda tutti i soggetti che emettono fatture per prestazioni sanitarie verso privati, tra cui:

  • Medici e odontoiatri
  • Farmacie e parafarmacie
  • Ospedali e cliniche private
  • Laboratori di analisi
  • Poliambulatori e centri diagnostici
  • Fisioterapisti e altri professionisti sanitari
  • Veterinari (per spese sanitarie sugli animali domestici)

Le implicazioni per i contribuenti

Dal punto di vista dei cittadini, il Sistema Tessera Sanitaria (TS) continuerà a essere lo strumento principale per la detrazione fiscale delle spese mediche. Le fatture sanitarie saranno trasmesse automaticamente all’Agenzia delle Entrate, a meno che il contribuente eserciti il diritto di opposizione.

Diritti dei contribuenti:

  • Possibilità di opporsi all’invio delle proprie spese sanitarie nella dichiarazione precompilata.
  • Possibilità di richiedere copia cartacea della fattura sanitaria, se non si vuole che i dati vengano comunicati al Sistema TS.
  • Monitoraggio delle spese sanitarie tramite il portale del Sistema TS, con accesso tramite SPID o CIE.

Sanzioni per chi non rispetta le nuove regole

Gli operatori sanitari che non rispettano l’obbligo di trasmissione al Sistema TS o che emettono fatture elettroniche sanitarie tramite lo SDI rischiano sanzioni amministrative.

Le sanzioni previste includono:

  • Multe per omessa o errata trasmissione delle spese sanitarie, variabili in base al numero di documenti non inviati.
  • Sanzioni per violazione delle normative sulla protezione dei dati personali (GDPR), in caso di trattamento illecito dei dati sanitari.

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