Polizze anti-calamità obbligatorie: nuove scadenze e regole operative per le imprese

Con la definitiva approvazione da parte del Senato del decreto legge sulle polizze assicurative contro i rischi catastrofali, l’obbligo di copertura si consolida come uno snodo strategico per la sicurezza patrimoniale delle imprese. La norma impone la stipula di polizze contro i danni da calamità naturali – terremoti, alluvioni, eventi climatici estremi – ma introduce importanti proroghe, semplificazioni e chiarimenti.

Nuove scadenze differenziate per dimensione aziendale

Il nuovo termine per la stipula obbligatoria delle polizze dipende dalla classe dimensionale dell’impresa:

  • Grandi imprese: obbligo già scattato dal 31 marzo 2025

  • Medie imprese: obbligo dal 1° ottobre 2025

  • Piccole e micro imprese: obbligo dal 31 dicembre 2025

Inoltre, per le imprese già soggette all’obbligo da aprile 2025, il decreto sospende per 90 giorni l’applicazione delle sanzioni in caso di inadempimento, offrendo un margine operativo prezioso.

Come si calcola il valore da assicurare

Il decreto specifica i criteri da utilizzare per la quantificazione dei beni da coprire:

  • Immobili: valore di ricostruzione a nuovo

  • Beni mobili: costo di rimpiazzo

  • Terreni: costo di ripristino delle condizioni originarie

Tali valori devono essere aggiornati con criteri prudenziali, certificati e documentabili, anche ai fini della validazione del contratto assicurativo.

Inclusione obbligatoria anche per immobili in sanatoria

Un punto rilevante riguarda gli immobili oggetto di sanatoria o condono edilizio: anch’essi devono essere coperti da polizze, senza alcuna esclusione. Per gli immobili locati, l’indennizzo spettante al proprietario dovrà essere reinvestito nel ripristino dell’immobile danneggiato o distrutto.

Premi assicurativi: controlli per evitare speculazioni

Il decreto prevede un sistema di sorveglianza sui premi, con il coinvolgimento sia dell’Ivass sia del Garante per la sorveglianza dei prezzi. L’obiettivo è prevenire aumenti ingiustificati delle tariffe assicurative in seguito all’obbligatorietà della copertura.

Premio ridotto per le grandi imprese con copertura di gruppo

Le grandi imprese che stipulano un programma assicurativo globale per tutto il gruppo societario sono escluse da franchigie o scoperti fino al 15% del danno, rafforzando l’incentivo a una gestione centralizzata del rischio.

Esempio pratico

Una media impresa manifatturiera con stabilimento in zona alluvionale dovrà stipulare una polizza entro il 1° ottobre 2025. Il valore assicurabile sarà determinato dal costo per la ricostruzione dello stabilimento, dalla sostituzione dei macchinari e dal ripristino del terreno. L’azienda potrà negoziare il premio anche all’interno di consorzi o gruppi di acquisto, ma non potrà derogare all’obbligo.

Valore strategico e compliance

L’obbligo di assicurazione non è solo un adempimento normativo: rappresenta una misura di resilienza operativa. Le calamità naturali generano interruzioni, perdite patrimoniali, danni reputazionali e contenziosi. Essere coperti con una polizza adeguata consente non solo il recupero economico, ma garantisce continuità e stabilità, soprattutto in settori con supply chain fragili o immobili in aree sensibili.

La posizione di Beneggi e Associati

Lo Studio affianca le imprese nella valutazione tecnica e fiscale del rischio, nella redazione delle clausole contrattuali, nella determinazione del valore assicurabile e nella selezione delle polizze conformi. L’approccio è integrato: ottimizzare la spesa assicurativa e al tempo stesso garantire la piena compliance normativa, riducendo l’esposizione patrimoniale a eventi non controllabili.

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