Incentivo all’occupazione giovanile nei settori strategici: opportunità concrete per le piccole imprese

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 15 maggio 2025, il decreto 3 aprile 2025 ha reso operativo l’incentivo previsto dal Decreto Coesione (DL 60/2024) per le imprese che investono in occupazione giovanile nei settori strategici della transizione digitale, ecologica e tecnologica. Una misura che offre vantaggi economici significativi per chi assume giovani under 35 o avvia attività imprenditoriali in specifici ambiti ad alta potenzialità di crescita.

L’incentivo si articola in due strumenti distinti ma complementari: un esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato e un contributo economico per le nuove attività avviate.

Chi può accedere

Il beneficio è riservato alle piccole imprese, come definite dal Regolamento UE 651/2014, che operano nei settori strategici individuati dal decreto: industria manifatturiera, energia, servizi ambientali, costruzioni, trasporti, ICT, attività professionali, sanità, istruzione, cultura, sport e altri ambiti coerenti con lo sviluppo tecnologico e la sostenibilità.

Le due misure principali

  1. Esonero contributivo per le assunzioni
    Le imprese possono ottenere l’esonero totale dei contributi previdenziali (con esclusione dei premi Inail), fino a un massimo di 800 euro al mese per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, a condizione che il lavoratore non abbia compiuto 35 anni alla data dell’assunzione. Il beneficio può durare fino a tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.

    Esempio pratico:
    Un’impresa tecnologica assume due sviluppatori under 35 con contratto a tempo indeterminato. Per ciascuno, riceve un esonero contributivo di 800 euro mensili, per tre anni. Il risparmio complessivo potenziale supera i 57.000 euro.

  2. Contributo per l’avvio dell’attività
    I giovani under 35 che, nello stesso periodo (1° luglio 2024 – 31 dicembre 2025), avviano una nuova impresa nei settori ammissibili possono richiedere un contributo mensile di 500 euro, riconosciuto per un massimo di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028. Il contributo è erogato annualmente in forma anticipata e non concorre alla formazione del reddito.

    Esempio pratico:
    Una giovane imprenditrice apre un laboratorio di biotecnologie. Presentando la domanda all’INPS, ottiene un contributo annuo di 6.000 euro, fino a un massimo di 18.000 euro complessivi in tre anni.

Condizioni e modalità operative

  • Sono escluse le assunzioni con contratti di apprendistato e lavoro domestico.

  • Le imprese devono essere in regola con il DURC e la normativa giuslavoristica.

  • I benefici sono concessi previa autorizzazione dell’INPS, che ne verifica la disponibilità finanziaria.

  • Entrambi i benefici rientrano nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA) e sono subordinati al rispetto delle condizioni previste dall’art. 22 del Regolamento UE 651/2014.

Una leva strategica per la crescita

Queste misure rappresentano un’opportunità concreta per le imprese italiane che vogliono rafforzare la propria struttura operativa investendo sul talento giovanile. Ma i requisiti normativi e le modalità di accesso impongono una pianificazione attenta. Non si tratta solo di compilare una domanda, ma di costruire una strategia coerente con la propria dimensione aziendale e le direttive comunitarie.

Beneggi e Associati è il partner giusto per accompagnare questa scelta: dalla verifica dei requisiti alla predisposizione della documentazione necessaria, fino alla gestione delle fasi di monitoraggio e rendicontazione. Per trasformare un incentivo in un vantaggio competitivo duraturo.

Chiedi informazioni

Condividi :

lavoro

24 Mag 2025

Partecipazione dei lavoratori agli utili: leva strategica per imprese che guardano al futuro

lavoro

23 Mag 2025

Autoimprenditorialità giovanile e assunzioni strategiche: come trasformare gli incentivi del Decreto Coesione in vantaggio competitivo

lavoro

19 Mag 2025

Certificazione della parità di genere: incentivi strategici per le PMI lombarde

CERCA