Credito Transizione 4.0: guida operativa per non perdere l’agevolazione 2025

Con il decreto direttoriale del 15 maggio 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha definito le nuove modalità per accedere al credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0. La misura, finanziata con un tetto massimo di 2,2 miliardi di euro, richiede tre comunicazioni obbligatorie attraverso la piattaforma del GSE. L’obiettivo è garantire trasparenza, tracciabilità e rispetto dei vincoli di bilancio pubblico.

1. A chi si applica

Sono interessate tutte le imprese che intendono investire in beni strumentali nuovi 4.0 dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, oppure entro il 30 giugno 2026 se l’ordine è accettato e l’acconto del 20% è versato entro il 31 dicembre 2025.

Restano escluse le operazioni non riconducibili alla categoria dei beni Industria 4.0 e quelle per le quali non si rispettano i nuovi adempimenti comunicativi.

2. Le tre fasi obbligatorie

Per accedere al beneficio, è necessario inviare tramite portale GSE:

  • Comunicazione preventiva: consente di “prenotare” le risorse in base all’ordine cronologico di invio;

  • Comunicazione di conferma: da inviare entro 30 giorni con indicazione del versamento dell’acconto di almeno il 20%;

  • Comunicazione di completamento: da inviare a chiusura investimento, per definire l’ammontare finale del credito.

Se manca anche uno solo di questi passaggi, l’impresa perde il diritto al beneficio.

3. Investimenti già comunicati nel 2024

Le imprese che avevano già trasmesso comunicazioni secondo il decreto del 24 aprile 2024 ma che non hanno versato l’acconto del 20% entro il 31 dicembre 2024, dovranno rifare la procedura.
In particolare:

  • devono reinviare la comunicazione secondo il nuovo modello;

  • se si tratta di comunicazione preventiva già inviata, vanno rispettati i 30 giorni dalla pubblicazione del nuovo modello operativo;

  • se invece si è già trasmesso il completamento, va indicato il versamento dell’ultimo acconto.

4. Esempi pratici

Caso 1 – Nuovo impianto produttivo
Una PMI acquista un macchinario interconnesso da 400.000 €. Entro dicembre 2025 versa un acconto di 100.000 € e compila le tre comunicazioni sul portale GSE.
Risultato: ottiene un credito d’imposta pari al 20%–50% dell’investimento secondo gli scaglioni previsti.

Caso 2 – Investimento 2024 non perfezionato
Un’impresa ha inviato la comunicazione preventiva nel 2024 ma non ha versato il 20% entro fine anno.
Nel 2025 deve ricominciare la procedura con il nuovo modello e perde l’ordine cronologico acquisito.

5. Fruizione e scadenze

  • Il credito si utilizza in compensazione tramite F24 dal 10 del mese successivo alla trasmissione dei dati da MIMIT all’Agenzia Entrate.

  • Le comunicazioni di completamento vanno inviate entro 31 gennaio 2026 (per investimenti conclusi entro dicembre 2025) o 31 luglio 2026 (per investimenti conclusi entro giugno 2026 con acconto già versato).

  • In caso di esaurimento fondi, l’agevolazione potrà essere riconosciuta solo in caso di rifinanziamento.

Lo Studio affianca le imprese nella corretta gestione del credito Transizione 4.0: analisi di eleggibilità dei beni, supporto nella redazione delle comunicazioni, gestione degli adempimenti telematici, consulenza per l’ottimizzazione fiscale. Una guida strategica per trasformare la digitalizzazione in vantaggio competitivo duraturo.

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