La conversione in legge del decreto Omnibus (DL 95/2025), avvenuta con la legge 8 agosto 2025, n. 118, ha reso operative numerose misure con impatti diretti in ambito fiscale, immobiliare, culturale e di politica economica. Il provvedimento, in vigore dal 10 agosto 2025, non si limita a confermare il testo originario del decreto ma introduce modifiche sostanziali, ampliamenti e chiarimenti, imponendo una revisione degli adempimenti da parte di imprese, professionisti e gestori di software gestionali.
La prima misura confermata riguarda la nuova aliquota Iva ridotta al 5% per le cessioni e importazioni di opere d’arte, antiquariato e oggetti da collezione. La riduzione, in sostituzione della precedente aliquota al 10%, si applica solo quando non trova applicazione il regime speciale del margine previsto dal Dl 41/1995. Il nuovo impianto normativo stabilisce che il regime del margine non opera più automaticamente. I rivenditori possono applicarlo solo se l’acquisto o l’importazione dell’opera d’arte è avvenuta con Iva ordinaria al 22%. In caso contrario, si applica l’Iva ridotta al 5%. Tale modifica, che interessa direttamente il settore dell’arte e degli antiquari, comporta l’aggiornamento delle causali Iva nei software contabili e una valutazione strategica delle modalità di acquisto da parte degli operatori.
Tra le proroghe rilevanti viene confermato lo slittamento dell’entrata in vigore della cosiddetta sugar tax, inizialmente prevista per il 2025 e ora rinviata al 1° gennaio 2026. Il comparto delle bevande edulcorate beneficia dunque di un ulteriore margine operativo, in attesa di un riassetto normativo più ampio sulla fiscalità sanitaria.
Il decreto conferma anche un pacchetto di misure a favore del settore turistico. In particolare, per migliorare le condizioni abitative dei lavoratori, vengono stanziati contributi per la costruzione, riqualificazione e ammodernamento degli alloggi destinati al personale del comparto turistico-ricettivo, inclusi bar e ristoranti. Inoltre, viene previsto un contributo per sostenere i costi di locazione, a condizione che l’affitto sia inferiore almeno del 30% rispetto al valore medio di mercato. Queste misure si affiancano alla proroga al 15 dicembre 2025 del termine per la presentazione degli atti di aggiornamento catastale da parte dei gestori di strutture ricettive all’aperto.
Particolare rilievo assumono le novità introdotte in sede di conversione. La più significativa riguarda l’estensione al 2026 del Superbonus 110% per gli interventi edilizi effettuati in aree colpite da eventi sismici, inclusi i territori danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009. Il beneficio spetta per la parte eccedente il contributo per la ricostruzione ed è applicabile solo se si è esercitata l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Viene così derogato, in modo selettivo, al blocco delle opzioni introdotto dal Dl 11/2023.
Sul piano fiscale, assume rilievo anche la previsione che considera tempestivo il pagamento del ravvedimento speciale da parte dei contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e aderenti al concordato preventivo biennale 2024-2025. Il pagamento effettuato entro i cinque giorni successivi alla scadenza del 31 marzo 2025 viene considerato valido, a condizione che sia avvenuto prima della notifica di atti impositivi.
Viene inoltre ampliata la portata dell’esenzione fiscale concessa alle imprese e ai professionisti operanti nei territori colpiti dagli eventi sismici del Centro Italia. Le agevolazioni, già previste dal Dl 50/2017, sono prorogate al 2025 e includono esenzioni da imposte sui redditi, Irap, Imu e contributi previdenziali, nei limiti di 11,7 milioni di euro. Restano attivi anche i lavori del tavolo tecnico presso il Mef per la gestione delle richieste di rimborso relative al sisma del 1990 in Sicilia.
Tra le ulteriori modifiche spiccano quelle in materia di regolamentazione delle cripto-attività, antiriciclaggio e incentivi per start-up innovative. La legge introduce una definizione autentica di “investimenti qualificati”, estendendo le condizioni per l’accesso ai regimi agevolati e rendendo più rigorosi i requisiti per l’applicazione di determinate agevolazioni fiscali.
Per le imprese che intendono operare con solidità e metodo in un contesto normativo in costante evoluzione, è fondamentale non limitarsi a recepire le novità, ma integrare ogni modifica in una visione strategica e funzionale. Beneggi e Associati, con esperienza trasversale e visione sistemica, è il partner adatto per accompagnare imprese e professionisti nell’attuazione operativa delle nuove misure. Affidarsi a chi sa anticipare i problemi e guidare con metodo è oggi una scelta di efficienza.